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Banca Etica all'Expo dei Popoli, scontro all'assemblea dei soci di Vicenza
Domenica 21 Settembre 2014 alle 22:26 | 0 commenti
Doveva essere una semplice assemblea annuale per i soci di Vicenza di Banca Etica, tenuta nel magnifico scenario di Villa Guiccioli, sede anche del museo del Risorgimento, e invece stavolta non è filato tutto liscio. "Colpa" del sostegno della banca alla partecipazione di alcune realtà all'Expo 2015, nel padiglione dedicato alla società civile e denominato "Expo dei Popoli".
Un fatto che ha deluso alcuni soci che mal sopportano anche "Vicenza x Expo", dopo che la città berica è stata scelta per rappresentare il Veneto a Expo 2015.
La lista dei motivi per cui non vogliono che Banca Etica parteci ad Expo è riassunta in un volantino distribuito ai presenti con la domanda iniziale "cosa nasconde Expo 2015 a Milano?":
"Cementificazione su suolo agricolo, speculazione edilizia, business dell'acqua, ogm e bio industriale, lavoro precario e di stage, fino al malaffare con "il caso Maltauro made in Vicenza".
Una protesta, andata in scena sotto gli occhi anche dell'ex assessore al sociale del Comune di Vicenza e presidente di Vicenza Capoluogo Giovanni Giuliari presente all'assemblea, alla quale la vicepresidente nazionale di Banca Etica Anna Fasano ha risposto in modo deciso e convinto:
"Per far esistere la nostra banca abbiamo scelto di stare dentro un sistema bancario impuro come quello attuale, ma la nostra forza è di rimanere negli spazi scomodi e continuare a essere coerenti con i nostri principi".
"Non basta solo la protesta - ha proseguito Fasano -. Al cambiamento che vogliamo nel sistema ci si può arrivare anche attraverso una voce critica dall'interno. Noi comunque stiamo dentro solo ad una parte di Expo, l'Expo dei Popoli nel padiglione della società civile, e sosteniamo associazioni e aziende che sono vicine a Banca Etica, come Cascina Triulza, Federbio, Arci, Acli o realtà di cooperazione internazionale".
"Quell'area che sorgerà ad Expo - ci hanno confidatoo poi in disparte alcuni dei "dissidenti" in riferimento al padiglione della società civile - è un modo per lavarsi la coscienza, inglobando in un piccolo angolo anche le realtà del mondo etico".
All'assemblea (foto) di Banca Etica, però, si è parlato anche d'altro come l'aumento dei soci e degli introiti, in un contesto di crisi generale per le altre banche, con numeri per Vicenza arrivati a superare intere altre aree italiane, meno ricche e benestanti, visti i 50 milioni di euro di raccolta diretta e i 30 milioni di finanziamenti.
Poi nuovi affidamenti con gli accordi tra aziende municipalizzate attraverso cui sono stati finanziati, per esempio, 22 impianti fotovoltaici nelle scuole.Â
E ancora l'internazionalizzazione con l'apertura di una filiale a Bilbao, nei Paesi Baschi in Spagna.
Infine il potenziamento dell'attività promozionale, con l'elezione del Git (Gruppo di iniziativa territoriale), importante per il contatto con il territorio e per rappresentare le effettive esigenze dei soci e far crescere Banca Etica, soprattutto grazie al passaparola.Â
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