Quotidiano | VicenzaPiù Donna | Categorie: Associazioni, Fatti

Ball Girls, Iris donne contro Renzo Rosso: "una delle pagine più tristi, umilianti e gravi nella storia della violenza e della mercificazione del corpo femminile"

Di Edoardo Andrein Martedi 16 Ottobre 2018 alle 21:49 | 0 commenti

ArticleImage

Del caso Ball Girls abbiamo già scritto in più occasioni, riportando diverse reazioni e articoli apparsi sui giornali nazionali e del mondo. Reazioni tutte di condanna sull'iniziativa del L.R. Vicenza, tranne quella della società che rivendica la bontà della scelta e che domani ha invitato l'ex premier ricordato anche per il "Bunga Bunga" Silvio Berlusconi (le ultime indiscrezioni però danno incerta la presenza per problemi di salute dell'82enne nuovo presidente del Monza). 

Ma parole così “accese” in difesa di ragazze adolescenti che non erano di certo in imbarazzo per gli abiti indossati, come abbiamo potuto appurare di persona quella domenica allo stadio, non ci era ancora capitato di leggerle.

Sono contenute in un comunicato diffuso in questo mese di ottobre, diverse settimane dopo il “fattaccio”, quindi a "mente fredda", dal Coordinamento Iris (composto da Centro Veneto Progetti Donna- Padova, Spazio Donna- Bassano, Cooperativa Iside- Venezia, Telefono Rosa- Verona, Telefono Rosa- Treviso, Donnachiamadonna-Vicenza, BellunoDONNA – Belluno) e diffuso dal sito Cgil Spi Veneto.

Il titolo è già eloquente: “Renzo Rosso pensi ai jeans che alle donne ci pensiamo noi. Contro la violenza sulle donne nessuna improvvisazione”

Ecco, invece, il testo integrale. Giudicate voi...

Renzo Rosso sembra avere le idee confuse. Qualche mese fa, in barba a tutte le direttive nazionali e internazionali e grazie alle consistenti disponibilità economiche della sua Fondazione, Only the brave (solo i coraggiosi), decide di aprire un servizio antiviolenza a Bassano nonostante esista già da anni, nel medesimo contesto, Spazio Donna, Centro antiviolenza riconosciuto dalla Regione del Veneto e dal 1522 – numero verde nazionale antiviolenza e stalking, fornendo un’équipe di professionisti per aiutare le donne. Tra questi anche un avvocato uomo, nel cui curriculum professionale vi è la difesa di stupratori di donne minorenni nonché di uomini maltrattanti. Insomma la persona adatta per le donne che hanno subito maltrattamenti in famiglia.
Sempre in linea con questa spinta filantropica e con obiettivi nobili – stavolta quello di promuovere lo sport femminile –, l’imprenditore vicentino, che adesso possiede il Vicenza Calcio, ha mandato in scena domenica 15 settembre una delle pagine più tristi, umilianti e gravi nella storia della violenza e della mercificazione del corpo femminile. Alcune giovani atlete minorenni di una squadra di pallavolo sono state utilizzate come raccattapalle in una partita di campionato. Si sono presentate in campo con un costume verde attillato e un paio di short neri molto corti e molto aderenti. Capi firmati Diesel, naturalmente, per queste ragazze tutte minorenni.
Come Coordinamento Iris dei Centri antiviolenza del Veneto vorremmo ribadire che la presa di posizione contro la violenza sulle donne si fonda sulla condivisione di alcuni principi fondamentali.
Prima di tutto è fondamentale riconoscere nel territorio le realtà che lavorano da anni con le donne come presidi importanti, perché accolgono centinaia di donne e rispondono a severi requisiti sanciti dalla normativa internazionale e nazionale. Se si intende fare della filantropia si supportino i Centri antiviolenza esistenti che vivono nella precarietà e nella cronica carenza di fondi, ma che dispongono di professionalità e competenza, acquisiti in anni di lavoro con le donne. E che da queste sono riconosciuti come luoghi protetti e non giudicanti.
Inoltre il contrasto alla violenza contro le donne non può prescindere dal rispetto e dal riconoscimento che uomini e donne hanno la stessa dignità e che i corpi delle donne non devono mai essere strumentalizzati ai fini di compiacere un becero desiderio maschile. Relegare le donne ai soli ruoli di madri di famiglia o di corpi da sfruttare è una delle principali cause della violenza maschile sulle donne.
Chiediamo quindi al ricco imprenditore vicentino di partecipare prima di tutto a uno dei corsi di formazione che i Centri fanno periodicamente e di ascoltare qualche storia di violenza, in silenzio; così potrà giungere alla conclusione che con i soldi non si può comprare qualsiasi cosa, tantomeno la libertà delle donne.

Solo i/le più coraggiosi/e lo sanno.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network