Badanti in Veneto, Riccardo Barbisan (Lega Nord): un passo avanti per le persone fragili bisognose di assistenza
Venerdi 20 Luglio 2018 alle 09:23 | 0 commenti
«Ringrazio la Giunta regionale per aver dato seguito alla mia Legge Regionale "Per il sostegno delle famiglie e delle persone anziane, disabili, in condizioni di fragilità o non autosufficienza, per la qualificazione e il sostegno degli assistenti familiari"». Il Vicepresidente del Gruppo Lega Nord in Consiglio regionale del Veneto Riccardo Barbisan, primo firmatario della legge regionale n. 38/2017, commenta così il finanziamento di 1,5 milioni di euro per progetti per l'istituzione dei corsi di formazione per le badanti e per la sperimentazione degli "sportelli famiglia" per l'incontro domanda-offerta.
"È una cosa assolutamente nuova e ringrazio tutti per il lavoro svolto finora, con l'auspicio che si possa sempre migliorare - continua l'esponente del carroccio - dobbiamo tutelare le persone fragili che troppe volte si ritrovano senza una adeguata assistenza. Finalmente le famiglie potranno avere un servizio "qualificato e certificato" nel caso avessero bisogno di ricercare e impiegare una/un badante per assistere un loro familiare. Ad oggi, in Veneto, sono 100 mila gli assistenti familiari c.d. "badanti", di cui oltre un terzo non ha un rapporto di lavoro regolare e questo causa due problemi: uno per il lavoratore, che non vede la propria figura garantita, e l'altro per la famiglia che lo assume, che non ha la possibilità di valutare alcun tipo di professionalità . Grazie alla mia legge una famiglia che avrà bisogno di una badante potrà scegliere quella più adatta ai propri bisogni, distinguendo, ad esempio, tra quella che avrà già esperienza a trattare persone con l'Alzheimer rispetto a quella che invece ha semplici e generiche capacità di mera assistenza ai bisogni quotidiani elementari".
"È solo l'inizio - conclude il Consigliere leghista Riccardo Barbisan - la legge è molto complessa e prevede molti altri interventi, pertanto ringrazio la Giunta regionale per il lavoro svolto, auspicando che sia solo l'inizio di una lunga serie di azioni a favore sia dei nostri familiari che hanno bisogno di assistenza e sia degli assistenti che saranno maggiormente tutelati in quanto assunti con contratti di lavoro regolari".
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