Quotidiano |

Azioni per aggiornare Ptrc: a Montecchio si è parlato di difesa idraulica e sismica

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 9 Luglio 2012 alle 13:32 | 0 commenti

ArticleImage

Regione Veneto - L'alluvione del 2010 e i recenti eventi sismici hanno riproposto all'attenzione generale il tema della difesa idrogeologica e sismica del territorio veneto. L'argomento è stato affrontato oggi a Montecchio Maggiore (Vicenza) in occasione di uno dei sette incontri pubblici promossi su altrettante tematiche dalla Regione in vista dell'aggiornamento del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC), adottato nel 2009, con la partecipazione del vicepresidente della giunta regionale e assessore al territorio Marino Zorzato e l'assessore veneto all'ambiente e alla difesa del suolo Maurizio Conte.

In apertura dei lavori hanno portato il saluto il presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schneck e l'assessore ai lavori pubblici del comune di Montecchio Maggiore Gianfranco Trapula, che hanno sottolineato come il tema sia di particolare attenzione e attualità e rappresenti un elemento fondamentale dell'attività delle amministrazioni sul territorio.

Ptrc Vicenza pubblicoZorzato ha posto l'accento sul significato del lavoro che la Regione sta organizzando per aggiornare il PTRC con la prima variante, che avrà valenza paesaggistica, riposizionando il paesaggio come autentica risorsa. Questa variante parziale sarà adottata entro l'anno e trasmessa al consiglio regionale per l'approvazione. Per costruirla insieme, è stata scelta la strada del confronto con il territorio con sette azioni, ognuna su una tematica specifica, per raccogliere suggerimenti e osservazioni. "Vogliamo soprattutto - ha detto - dare certezze su quello che si può fare e sui tempi in cui potrà essere fatto. Insieme al Ministero per i Beni e le attività culturali è stato costituito un comitato paritetico per gli aspetti paesaggistici della variante, che sta analizzando tutti i vincoli di legge che riguardano il territorio veneto. Ne sono stati classificati più di mille e già validati 250. Qualcuno di questi, essendo venute meno le condizioni che lo aveva originato, come Regione lo stiamo già togliendo".

Da parte sua l'assessore Conte ha detto che il PTRC è un piano fondamentale, anche per guardare alle opportunità di sviluppo futuro. In quest'ottica la messa in sicurezza del territorio è sicuramente una priorità. Alluvioni e terremoti recenti ne sono un'ulteriore conferma. Sul fronte della sicurezza idrogeologica la Regione ha già predisposto un piano di interventi per oltre 2,7 miliardi di euro. Una cifra ingente, ma che dà l'idea di quanto sia prioritario il tema. Nel bilancio regionale sono stati previsti 50 milioni di euro l'anno per un triennio. C'è poi la necessità di legare lo sviluppo urbanistico e la relativa pianificazione con la sicurezza idrogeologica. E in questo l'adeguamento del PTRC avrà un ruolo essenziale così come nel dare indicazioni sul fronte della prevenzione del rischio.

Silvano Vernizzi, segretario regionale alle infrastrutture, ha annunciato che nel PTRC ci sarà un apposito capitolo dedicato alla difesa idraulica e geologica, e Mariano Carraro, segretario regionale per l'ambiente, ha ricordato la vulnerabilità del territorio veneto e la necessità di attrezzarsi per affrontare le nuove emergenze conseguenti anche ai cambiamenti climatici e alle attività antropiche. Sono poi seguiti i contributi di Vincenzo Bixio e Claudio Modena dell'Università di Padova, Tiziano Pinato dirigente della Direzione difesa del suolo della Regione, Giuseppe Romano presidente del Consorzio di bonifica Piave, Roberto Casarin segretario dell'Autorità di bacino dell'Alto Adriatico, Maurizio De Gennaro dirigente dell'Unità di progetto SIT e Cartografia della Regione.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network