Aziende di trasporto vincono in Consiglio di Stato contro regione Veneto: tornano 15 mln?
Giovedi 22 Dicembre 2011 alle 12:59 | 0 commenti
Nicola Mazzonetto, Direttore Confservizi Veneto - Importante e strategica vittoria, in sede giudiziaria, delle aziende di trasporto pubblico locale del Veneto, rappresentate da Confservizi Veneto, nei confronti della Regine e del TAR del Veneto. Alla camera di consiglio svoltasi in data 20.12.2011 dinanzi alla 5 sez. del Consiglio di Stato sul ricorso avverso l'ordinanza n. 812/2011 del Tar Venezia, il collegio ha accolto il ricorso presentato invitando il TAR a fissare in tempi stretti l'udienza di discussione di merito (foto GdV: Lamberto Toscani, Valter Baruchello).
Il braccio di ferro giudiziario può essere ancora lungo, in quanto bisognerà attendere la nuova sentenza del Tar, ma sembra ormai tutto in discesa per le aziende di trasporto. Tanto più che nel frattempo Il TAR del Piemonte ha accolto i ricorsi presentati da Comune e GTT, che chiedevano di sospendere gli atti della Regione che avevano tagliato le risorse destinate al trasporto pubblico locale ed alla metropolitana nel 2011. La II Sezione del TAR del Piemonte, con l'ordinanza 778/2011, ha accolto i ricorsi presentati da Comune e GTT, che chiedevano di sospendere gli atti della Regione che avevano tagliato le risorse destinate al trasporto pubblico ed alla metropolitana (i tagli si riferiscono all'anno 2011). Secondo il tribunale l ricorsi presentati hanno "apprezzabili elementi di fondatezza" perché i tagli inciderebbero su una organizzazione del servizio di trasporto pubblico che è già stata definita e programmata: secondo il giudice sussiste quindi anche "il danno grave ed irreparabile per la Città " per il peso che avrebbe la diminuzione dei finanziamenti sia sul bilancio del gestore che sullo svolgimento del servizio.
Le aziende del trasporto pubblico locale del Veneto, rappresentate al 98% dalla Confservizi Veneto, avevano presentato ricorso avverso alle delibere della GRV N°338 e 512 del 2011 con le motivazioni di tardiva comunicazione, tagli inaccettabili al contratto.
Questo vuol dire che se il TAR del Veneto si allineasse a quanto stabilito dal Consiglio di Stato ed anche dal Tar Piemonte, la Regione Veneto sarebbe messa nelle condizioni di mettere mano al portafoglio e quindi al bilancio e versare alle aziende i circa 15milioni di contributi che non sono stati erogati ed inseriti neppure in sede di assestamento di bilancio.
"Ora seguiremo passo passo l'evolversi della situazione al Tar del Veneto - affermano Lamberto Toscani, presidente di Confservizi Veneto e Valter Baruchello Coordinatore regionale dei presidenti delle aziende associate alla stessa associazione nonchè amministratore unico di Ftv di Vicenza - certamente la sentenza del Consiglio di Stato che ci dà ragione nella nostra battaglia ci rinfranca. La questione non è politica, ma tecnica. Ci sono dei contratti di servizio in essere che le aziende devono rispettare in cambio di un corrispettivo e questo non può essere tagliato, magari alla fine dell'anno ed a parità di servizi da rendere all'utenza. Siamo certi che il fatto che il Tar del Piemonte sia su questa stessa linea ci conforta ulteriormente sul buon esito dell'iniziativa giudiziaria intrapresa con coraggio e determinazione".
"Di pari passo, in parallelo stiamo seguendo l'evoluzione del nuovo bilancio regionale 2012 - afferma Nicola Mazzonetto - direttore Confservizi Veneto. Purtroppo le voci che circolano non sono buone perchè si parla ancora di tagli, che hanno sempre origine da riduzione di trasferimentinazionali per circa 300milioni di euro. Sappiamo che ci sono circa 400milioni di euro a disposizione per il trasporto pubblico locale, ma non slo per questo importante e startegico comparto. Con le sentenze che stanno arrivando, sia quelal del Consiglio di Stato, del Tar Piemonte e prossimamente del Tar Veneto, di tagli a questo settore non ce ne potrano essere salvo non si vada a ridiscutere il livello qualitativo e quantitativo dei servizi da rendere agli oltre 78milioni di passeggeri che vengono serviti ogni anno nel territrorio regionale. Credo sia importante il risultato ottenuto per vie giudiziarie perchè dovrebbe mettere un freno agli ulteriori aumenti dei biglietti, alla riduzione delle corse e delle frequenze degli autobus nelle ore di punta. Rimane il problema degli aumenti dei carburanti anche a causa delle accise e delle varie addizionali e delle assicurazioni, aumenti che oscillano tra il 25 ed il 30 per cento. Davanti a questi aumenti non possimo certamente accettare tagli ai fondi per il Tpl"
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