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Ava, Usb: i lavoratori dicono no all'ipotesi di rinnovo contrattuale firmato dai confederali

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 28 Settembre 2016 alle 17:42 | 0 commenti

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Riceviamo da Luc Thibault, USB A.V.A, e pubblichiamo

Si stanno tenendo a macchia di leopardo nelle aziende dell’igiene ambientale Federambiente le consultazioni sull’ipotesi di rinnovo contrattuale ccnl Utilitalia. Nelle consultazioni emerge un forte dissenso all’ipotesi di contratto e il generale malcontento degli addetti verso un rinnovo che toglie diritti tutele e persino salario ma che soprattutto sancisce la subordinazione netta dei lavoratori alle logiche di profitto e mercato che sempre di più orientano le aziende anche del settore pubblico in un settore dove altre dovrebbero essere le priorità e maggiore il riconoscimento di diritti per lavoratori che quotidianamente scendono in strada per garantire un servizio essenziale e fondamentale per la collettività.

Così è stato anche a Schio, dove "democraticamente" la CGIL a "avvisato" i lavoratori per la consultazione il 20 per il 21 settembre, ma male per loro,  perché anche si in pochi 17 hanno votato no, 1 a favore e 1 astenuto. Tutto'ora non vediamo da nessuna parte il verbale!
I sindacati firmatari tentano di eludere e nascondere il dissenso e il voto contrario e si sperticano a difendere l’indifedendibile invece di ascoltare le ragioni dei lavoratori e tornare al tavolo per ridiscutere gli accordi o riprendere la mobilitazione,  tantissimi i lavoratori che in questi giorni stanno firmando contro questo rinnovo e votando no.
Etra a Bassano, Ama a Roma sono oltre 2000 le firme per il no, ad Udine nella Net Spa, che conta 109 dipendenti e 66 hanno sottoscritto il loro no, in Publiambiente Empoli i dati in nostro possesso ci dicono di 138 voti al NO e solo 67 SI. In Sea Ambiente s.p.a. e Sea risorse di Viareggio netta vittoria dei No, e poi ancora netta vittoria del NO a Trento, Monza e Casorezzo. Linea Gestione a Crema ha espresso il voto contrario al rinnovo contrattuale. Per non parlare di Iren, Hera Bologna, Amiat Torino, Amiu Genova, Ama Roma, A2a Milano dove di fronte ai forti malumori dei lavoratori e al dissenso che c’è e si fa sentire, i sindacati concertativi stanno “tirando fuori l’artiglieria pesante” pur di “onorare l’intesa” con utilitalia e fise e ottenerne le relative contropartite.
La lettera  indirizzata dalle segreterie nazionali di FP CGIL, FIT CISL, UIL Trasporti e FIADEL alle proprie strutture territoriali in merito al referendum sul rinnovo contrattuale del 10 luglio riflette le paure di chi sa di avere firmato un accordo indifendibile (http://www.fpcgil.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/34632/UT/systemPrint) è un vero capo lavoro di bugie e diffamazioni.
Ma parte il loro "delirio letterario", cosa c'è sotto la loro firma?
Due ore di lavoro in più a settimana, una riduzione della maggiorazione sugli straordinari, 120 euro di aumento retributivo, di cui soltanto 70 in busta paga (che non coprono neanche le ore in più) e il resto versato d’ufficio a fondi di previdenza e mutua integrativa e altri enti cogestiti dal sindacato, in alcuni casi in evidente violazione della legge, che prevede l’adesione solo su base volontaria da parte dei lavoratori. Sono solo alcuni punti di un accordo che si rivela l’ennesimo taglio al costo del lavoro a favore delle aziende del settore.
La mutua integrativa proposta da i sindacati, il fondo FASDA è un capo lavoro di "collaborazione di classe".  Alla presidenza troviamo Paolo Pioppini (FIT CISL) .... cominciamo bene!
Come vice presidente, Gianfranco Grandaliano (UTILITALIA), poi tanti altri di Utilitalia e Fise Assoambiente, ma soprattutto: Massimo Cenciotti (FP CGIL), Stefano Ovani (FP CGIL), Angelo Curcio (FIT CISL), Paolo Modi (UIL TRASPORTI), Maurizio Giacomo Venuto (FIADEL), Luigi Verzicco (FIADEL) come dire... alcuni conflitti di interessi? Mica tanto in realtà!
L’accordo ha suscitato notevole malumore da parte dei lavoratori, ma anche imbarazzo all’interno delle strutture territoriali del sindacato. Non a caso la lettera datata 16 settembre sembra un appello rivolto a un apparato dubbioso a fare il possibile per vincere il referendum cercando di contenere i NO al di sotto del livello di guardia.
In mancanza di argomenti di merito le organizzazioni firmatarie ricorrono all’unica strategia possibile: dipingere coloro che sono contrari all’accordo come ‘soliti soggetti che a ogni rinnovo contrattuale, attraverso atteggiamenti provocatori mistificano e falsificano la realtà’, ‘individui’ il cui obiettivo ‘non è quello di tutelare i lavoratori – anche perché molti di loro sono esterni al settore – ma solo quello di avere un palcoscenico dove esibire le loro prestazioni violente’, ‘populisti che nella logica del ‘tanto peggio tanto meglio’ cercano di cancellare i diritti conquistati’ e ‘professionisti del NO a prescindere’ ‘per un proprio tornaconto personale’...
Chi vota No non vuole abolire il contratto nazionale, vuole arricchirlo di tutele, vuole aumenti salariali veri e ....meno enti bilaterali!    
Come USB abbiamo da subito evidenziato i limiti e i veri e propri danni di questa ipotesi di rinnovo, al di là delle slide messe in campo dai firmatari, e invitiamo tutti i lavoratori a essere protagonisti per far sì che nel maggior numero di aziende del settore si continui senza timori a votare NO per mettere fine alla concertazione al ribasso e rivendicare diritti e dignità veri per i lavoratori.

Leggi tutti gli articoli su: Usb, Luc Thibault, Ava

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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