Autonomia, Movimento 5 Stelle e Stefano Fracasso (PD): "chiediamo programmi e cifre concrete"
Venerdi 3 Novembre 2017 alle 18:45 | 0 commenti
Costi chiari e programmi concreti sulla trattativa con lo Stato per l'autonomia del Veneto. Lo chiedono nelle due note ufficiali che seguono i consiglieri regionali veneti del Movimento 5 Stelle e Stefano Fracasso, consigliere regionale del Partito Democratico, che fin dal primo momento si sono spesi per il successo del "sì" al referendum del 22 ottobre. "Chiediamo a Luca Zaia chiarezza e programmi concreti - dicono i 5 Stelle - è indispensabile in questo momento, molto delicato, che ci sia la massima chiarezza e trasparenza sui costi per ogni competenza che verrà discussa con lo Stato."
"Solo in questo modo si potranno approfondire i temi con gli stakeholder e gli attori convocati oggi a Venezia, e che noi consiglieri vedremo lunedì 6 novembre in audizione. Vogliamo che il mandato popolare del quale siamo tutti, e sottolineiamo tutti, stati investiti - ribadiscono i consiglieri - venga trasformato immediatamente e senza ombre in una road map precisa, puntuale e percorribile."
"Per avere queste tre caratteristiche, però - avvertono i pentastellati - serve più concretezza. Chiediamo a Zaia di aumentare il focus sui punti di questo programma, perché purtroppo sentiamo ancora parlare di autonomia e competenze in termini troppo generici."
"Non vorremmo - spiegano i consiglieri M5S - che questa fosse solo una campagna elettorale prolungata. Le trattative con lo Stato sono una cosa, gli annunci alla stampa sono altra cosa e quando sentiamo Carlo Buratti, docente all'Università di Padova, dire che gli slogan sono per il popolo e non servono per i palazzi romani, e che bisogna stimare precisamente i costi di ogni funzione, iniziamo a preoccuparci un tantino."
"Fino a oggi abbiamo sentito tante dichiarazioni e visto tante foto di gente che festeggia, anche se in ballo c'è solo una paginetta di analisi economico-finanziaria - concludono i 5 Stelle - ma siamo certi che da domattina la musica cambierà e che questo percorso prenderà tutta un'altra piega. Lo dobbiamo ai veneti, non dimentichiamolo mai."
Il capogruppo del Pd Stefano Fracasso torna a parlare di autonomia sulla sua pagina Facebook: "Il professor Luca Antonini nel 2012 accompagnava la proposta di legge sull'autonomia per il Veneto con una analisi dettagliata delle risorse da trasferire. Il conto dava 5.6 miliardi di euro. Dopo cinque anni (non cinquanta) la stessa proposta richiederebbe i 9/10 di IVA, IRES e IRPEF pari a 18.8 miliardi di euro", scrive Fracasso.
"Presentarsi così al tavolo del negoziato - continua l'esponente dem - è la strada più veloce per farsi dire di no dal Governo, non certo quella per raggiungere l'obiettivo concreto dell'autonomia. Con queste proposte un tanto al chilo Zaia tornerà da Roma con un pugno di mosche. E se così fosse questo sarebbe un tradimento del mandato popolare del referendum. Nemmeno il collega di partito e Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, chiede i 9/10. Dalla prossima settimana in Consiglio torneremo a chiedere dei conti veri, non i teoremi ideologici per far fallire l'autonomia."
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