Attentato nel Lahore, la pakistana vicentina Sofia Anwar: "soffro per quelle persone come se fossero la mia famiglia"
Lunedi 28 Marzo 2016 alle 11:01 | 0 commenti
L'attentato avvenuto ieri, nel giorno di Pasqua, in un parco di Lahore (Pakistan), chiamato Gulshan-e-Iqbal Park, stando alle agenzie conta 72 morti (la gran parte cristiani) e più di 300 feriti, tra cui molti bambini. Dell'ennesimo attentato dei terroristi che ha tolto la vita a persone innocenti, che altro non facevano se non festeggiare, Sofia Anwar, eletta nel Consiglio degli Stranieri di Vicenza e di origine pakistana, dice: "Per il nostro paese è un momento difficile. Non ho parole. Conosco quel parco perché è a due ore di distanza da dove abitavo io e si trova in una grande città dove abitano moltissime persone sia musulmane, sia indù, sia cristiane. Mi dispiace molto".Â
"Queste persone - aggiunge Sofia che qui ha raccontato il suo arrivo a Vicenza e il suo Pakistan - hanno attaccato anche durante il Ramadan, che per noi musulmani è un periodo di festa, e nelle moschee. Vuol dire che non hanno religione. È molto difficile spiegare ai miei bambini cosa sta succedendo, spiegare che sono morte molte persone. Non c'era nessuno dei miei familiari in quel parco, ma tutte le persone che erano là , per me, sono come la mia famiglia. Ho male dentro al cuore".
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