Associazioni vicentine in movimento ... oltre le barriere
Giovedi 20 Febbraio 2014 alle 23:00 | 0 commenti
 
				
		
		Rosalba Trivellin, Associazione Coscioni Vicenza  -  Un commento in premessa a quanto leggerete: in seguito è passata la mozione in Consiglio Comunale l'11 febbraio scorso
L'"antica battaglia" dei PEBA, i Piani per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche, che a Vicenza era partita bene, ma si è arenata presto, i problemi dei trasporti pubblici e il rifiuto di progetti regionali lesivi della dignità delle persone con disabilità e che fanno sprecare denaro pubblico: sono stati questi i temi di un incontro che ha coinvolto una serie di Associazioni vicentine e alcuni rappresentanti istituzionali locali.		
Un buon numero di Associazioni vicentine
- impegnate in quella che  sul fronte del volontariato è certamente una delle Province italiane più  vivaci - hanno incontrato qualche giorno fa alcuni rappresentanti  istituzionali locali (i Consiglieri del Comune di Vicenza Eugenio  Capitanio, Raffaele Colombara e Lucio Zoppello), nel corso di  un'iniziativa promossa dalla sede locale dell'Associazione Coscioni,  particolarmente impegnata - come abbiamo già spesso riferito - in quella  da noi recentemente definita come l'"antica battaglia dei PEBA",  riguardante cioè quei Piani per l'Eliminazione delle Barriere  Architettoniche di cui già dal 1987 (come da Legge 41/86) tutti i Comuni  e le Province italiane avrebbero dovuto dotarsi, ciò che invece è  accaduto solo per una minima parte degli Enti Locali.
A Vicenza, per  altro, il percorso è stato diverso, in quanto la nascita di una  Commissione PEBA era stata  effettivamente formalizzata con una Delibera  del Consiglio Comunale del 20 settembre 2005. L'organismo aveva anche  concretamente lavorato, producendo un corposo manuale di attuazione,  all'interno del quale erano stati previsti  numerosi interventi, alcuni  dei quali realizzati, altri no.
«Dopo il 2007, però - come spiega  Enrico Agosti, presidente del CoReMi (Comitato Regionale Mielolesi) e  membro della Commissione Edilizia Integrata nel Comune di Montecchio  Maggiore (Vicenza) - la Commissione PEBA, che da allora avrebbe dovuto  seguire anche le varie opere pubbliche da realizzare, non si è più  riunita in quanto il suo compito, secondo l'Amministrazione Comunale,  era stato svolto. Risultato: opere successive eseguite non a norma, come  ad esempio il Teatro Comunale».
I partecipanti all'incontro hanno  dunque deciso all'unanimità di incaricare i Consiglieri Comunali  presenti di chiedere il ripristino della Commissione PEBA, sollecitando  anche la costituzione della Consulta sulla Disabilità, da tempo prevista   dall'Amministrazione.
Altro tema "di punta" è stato quello  riguardante i trasporti pubblici per le persone con disabilità,  realizzato a Vicenza solamente con un servizio porta a porta per i  residenti, previa prenotazione di qualche giorno. Per la maggior parte,  del resto, gli autobus pubblici sono inaccessibili e nemmeno quei pochi  forniti di pedana mobile riescono ad assolvere al loro compito a causa  dei marciapiedi non adatti).
Anche qui, pertanto, si è dato incarico  ai rappresentanti istituzionali di chiedere spiegazioni ad AIM Mobilità,  che gestisce i trasporti pubblici della città.
Da ultimo, ma non  ultimo, i rappresentanti delle Associazioni e i tre Consiglieri Comunali  hanno sottoscritto un documento che rifiuta e diffida il progetto dal  tortuoso titolo di Aiutati per aiutare te stesso ed essere utile agli  altri, presentato in ottobre ai sette Comuni capoluogo del Veneto,  dall'assessore regionale agli Affari Sociali Remo Sernagiotto,  iniziativa quanto mai discussa, di cui abbiamo già avuto modo di parlare  ampiamente anche nel nostro giornale.
«Non conosco il costo di un  simile progetto - ne aveva detto Flavio Savoldi della FISH Veneto  (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) - ma spacciarlo  per un intervento a sostegno della Vita Indipendente delle persone con  disabilità è un insulto all'intelligenza e a chi viene privato del  diritto all'assistenza personalizzata». Esprimendo concetti analoghi, le  Associazioni vicentine ritengono anch'esse l'iniziativa - consistente  sostanzialmente in pali segnaletici che inducano le persone ad aiutare i  disabili a caricare e scaricare la carrozzina dall'auto - come «lesiva  della dignità delle persone con disabilità e portatrice di spreco di  danaro pubblico, in un momento in cui vengono tagliate risorse per la  non autosufficienza».
Il documento verrà ora consegnato all'assessore  comunale alla Comunità e alle Famiglie Isabella Sala, che dovrà a sua  volta trasmetterlo in Regione.
Da ricordare infine che oltre alla  Coscioni, hanno partecipato all'incontro le Associazioni H81 Insieme,  UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e UICI (Unione  Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) di Vicenza, Vicenza Una Città  Solidale e il Coordinamento Comi.Vi.H. (Comitato Vicentino Handicap),  cui aderiscono altre organizzazioni. (Stefano Borgato)
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