Veneto Banca, tocca ai soci parlare: rabbia, frustrazione, timore di finire come la BPVi e qualche lode a Vincenzo Consoli
Giovedi 5 Maggio 2016 alle 13:20 | 0 commenti
"Dittatura", "saremo infangati", "vogliamo risultati non numeri", "mi sembra di essere a Paperissima Sprint", "avete fallito, anche la Bce vi ha detto di andare a casa", "l'avete messa in culo ai soci senza vasellina" (la sala a questa frase si è riempita di risate, probabilmente l'unico momento di ilarità della giornata, ndr), "ci dicono che siamo speculatori, ma noi abbiamo la sola colpa di averci creduto" sono alcune frasi di rabbia dei soci che si sono registrati per intervenire e che hanno a disposizione tre minuti di tempo.
C'è chi ha accusato di dittatura il cda per avere obbligato i soci a votare rivelando nome e cognome (la scelta della lista per il nuovo cda viene fatta mettendo la X su un foglio che oltre ai nomi dei candidati, riporta nome e cognome e numero di azioni del socio votante), c'è chi vuole chiarimenti in merito alla Consob. Alcuni, rassegnati, dicono che si farà la stessa fine della BPVi. Il filo comune sono le critiche mosse a Carrus e Bolla, ma c'è anche chi ha definito Vincenzo Consoli un grande uomo che ha reso Veneto Banca una grande Banca. Un clima generale, come si può intendere, di rabbia e frustrazione.
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