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Assemblea nazionale delegati ed eletti Rsu a Roma: i firmatari vicentini e veneti dell'Odg

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 26 Maggio 2012 alle 23:46 | 0 commenti

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Riceviamo da Luc Thibault e pubblichiamo
Si è conclusa l'assemblea nazionale indetta oggi a Roma, presso il Teatro Ambra Jovinelli, da lavoratori e lavoratrici, eletti RSU, ed RSA, delegati di diverse organizzazioni sindacali conflittuali. L'assemblea ha visto la partecipazione di oltre 500 delegati, in prevalenza aderenti alla USB ed alla Rete 28 aprile nella Cgil, provenienti da tutta Italia e da tutti i settori del mondo del lavoro (quì la photo gallery).

Ben 28 gli Interventi, fa cui quello di Pierpaolo Leonardi per la USB e Giorgio Cremaschi della Rete 28 aprile nella Cgil, che hanno dato il pieno sostegno da parte delle loro organizzazioni alle iniziative assunte dall'assemblea.

L'assemblea ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno (pubblicato di seguito*) in cui si delibera una piattaforma che vede nel 8 e 9 giugno prossimi i primi momenti di forte mobilitazione, con scioperi, presidi, manifestazioni e blocchi in tutta Italia.


L'Ordine del Giorno approvato:

L' assemblea convocata da RSU e RSA a Roma il 26 maggio ha raccolto la spinta di chi sta lottando contro l'aggressione scatenata dal governo verso il mondo del lavoro. Ma siamo soprattutto indignati per la rassegnazione o, perfino, l'assenso con cui le direzioni confederali CGIL, CISL e UIL hanno accompagnato e favorito questa aggressione.
L'Assemblea condivide quanto proposto nella relazione e raccoglie le indicazioni e i contributi emersi dal dibattito.
Le pensioni sono in via di essere ridotte a sussidi di sopravvivenza e l'età di quiescenza è stata portata a livelli inediti in Europa.
Centinaia di migliaia di lavoratori messi fuori dalle aziende con accordi spesso ricattatori vengono messi in condizione di non avere più né un salario, né una pensione, né un ammortizzatore sociale.
I salari sono fermi da almeno 20 anni, mentre i prezzi galoppano. I contratti nazionali sanciscono la riduzione delle retribuzioni, l'aumento degli orari di fatto e la regola delle deroghe.
La precarietà è diventata la forma generalizzata di assunzione: un esercito di milioni di giovani vive quotidianamente senza diritti e nell'incertezza più totale sul proprio futuro.
La disoccupazione tocca livelli inediti ed è destinata a crescere ulteriormente, per la chiusura di tante fabbriche ma anche attraverso la drastica riduzione dell'occupazione nel pubblico impiego.
I servizi sono stati privatizzati, peggiorandone la qualità e aumentandone i costi per l'utenza, mentre si faceva cassa sui diritti e sulle retribuzioni degli addetti.
Il padrone sceglie i sindacati da legittimare, mentre gli altri in particolare FIOM e sindacati di base, vengono cacciati dalla porta delle aziende.
Infine l'articolo 18, quella norma che giusto 42 anni fa ha posto un limite all'arbitrio e all'autoritarismo padronali, è in procinto di essere cancellata, sopprimendo la funzione deterrente della reintegra e ripristinando l'effetto intimidatorio della minaccia di licenziamento contro chi si attiva politicamente o sindacalmente o contro chi, comunque, ha un comportamento non gradito al padrone e ai capi.
In queste settimane in molte aziende c'è stata una massiccia reazione contro questo stravolgimento dell'articolo 18, con fermate, scioperi, picchettaggi, blocchi stradali e manifestazioni. Ma se stessimo all'azione del sindacalismo confederale di CGIL CISL e UIL tutto ciò sta passando senza una resistenza degna di questo nome o addirittura con un vero e proprio consenso, in nome della governabilità e della nuova "unità nazionale" che sostiene il governo dei "tecnici" diretta emanazione della Bce, dell' Unione Europea e del Fondo monetario internazionale, della Confindustria e del sistema bancario italiano. Noi non ci riconosciamo in questa unita' nazionale ma anzi ci battiamo per cacciare il governo Monti Fornero.
Il movimento di lotta nelle fabbriche e nei posti di lavoro a cui anche molti dei delegati e delle delegate qui presenti hanno dato vita nei giorni scorsi deve continuare, con l'obiettivo di impedire la trasformazione in legge del disegno Fornero. Siamo disponibili a valutare e sostenere ogni iniziativa di mobilitazione che persegua gli stessi obiettivi.
Ma questa mobilitazione dovrà rimettere in campo non solo la difesa dell'articolo 18 e la sua estensione ai milioni di lavoratrici e di lavoratori che non ne sono tutelati (i precari e i dipendenti delle piccole aziende), ma anche una piattaforma complessiva, per invertire la tendenza a far pagare la crisi ai lavoratori e alle classi popolari. intendiamo elaborare questa piattaforma in maniera compiuta in un prossimo appuntamento assembleare analogo a questo. In ogni caso gia' da oggi proponiamo alcuni punti irrinunciabili:
> Il blocco dei licenziamenti;
> Il rinnovo di tutti i contratti attraverso piattaforme costruite con la partecipazione democratica dei lavoratori;
> La riduzione degli orari di lavoro a parità di salario;
> Un aumento dei salari e delle pensioni generalizzato e consistente;
> Il ripristino di una scala mobile dei salari e delle pensioni per tutelarli dalla nuova inflazione;
> La riconquista del pensionamento di vecchiaia a 60 anni di importo adeguato;
> No ai fondi pensione privati;
> La definitiva abolizione di tutte le forme contrattuali precarie;
> Il blocco delle privatizzazioni e la ripubblicizzazione dei servizi già privatizzati;
> Una politica fiscale di forti sgravi sul lavoro dipendente e sulle pensioni compensati dall'aumento della progressività delle aliquote e da una patrimoniale sulle rendite e sulle ricchezze;
> Il diritto al reddito, alla casa e alla gratuità di tutti i servizi pubblici per precari e disoccupati;
> La elezione libera dei propri rappresentanti sindacali, senza alcuna limitazione da parte del padrone e senza riserva per nessuno;
> L'abolizione della Bossi/Fini e uguali diritti per i migranti.
Si tratta delle rivendicazioni minime e essenziali per preservare livelli di vita e di dignità basilari in un paese civile. Se sembrano incompatibili con il pagamento del debito, diciamo: è il debito che non va pagato.
Per questi motivi, e per difendere l'articolo 18 nel suo valore di fondo e nella sua essenza simbolica, noi invitiamo tutte le RSU, le RSA, le organizzazioni e le aree sindacali che condividono queste esigenze a organizzare nelle prossime giornate dell'8 e del 9 giugno momenti di lotta: fermate, scioperi, azioni di protesta, presidi.
Indiciamo per il pomeriggio dell'8 maggio, a partire dalle 16,00 a piazza Montecitorio un presidio della Camera dei deputati che sta dibattendo del futuro dei nostri diritti
Invitiamo tutte e tutti, RSU, RSA, organizzazioni e aree sindacali a rendere permanente la lotta anche nei giorni successivi, fino all'ultimo giorno utile per impedire l'approvazione parlamentare della controriforma Fornero e ancora oltre nei prossimi mesi.


Ecco i firmatari del Veneto per l'assemblea del 26 maggio

Biasin Mau del. to Usb/Mef Vicenza
Giacon Celestino delegato rsu DP agenzia delle Entrate di Padova Padova
Bedini Dante RSU Scuola Oderzo TV
Ficarra Luigi Padova
Taibi Giuseppe RSU DP Padova Agenzia delle Entrate Padova
Ferrari Alberto Impiegato Inps Rovigo
Braido Fabio rsu rls flai cgil Vittorio veneto (tv)
Dal Bianco Bonifacio RSU - ULSS n. 6 Vicenza Vicenza
Favaro Leonardo Direttivo/RSU Filcams Cgil Treviso Treviso
Castigliego Stefano RSU Fincantieri Venezia
bego sandrina disoccupato solesino
Parma Claudia impiegata treviso
Furlan Stefano Ex Rsa Filcams Padova Teolo Pd
Gasbarri Paola RSU Sanità Venezia Venezia
Andreini Carlo USB PI Difesa Venezia
Marotto Renato Cgil Rsu tess monti (ora in mobilità) Treviso
Pieretti Stefano delegato rsu comune padova
Vesco Gabriele Funzionario Politiche Sociali Comune Venezia Venezia
Corradi Giliola Direttivo Regionale CGIL Veneto Verona
Mazzucato Lorenzo Direttivo FP-Cgil Padova
Zenorini A. Armando RSU-RLS Quarella s.p.a. Domegliara (VR)-Direttivo naz. Fillea-CGIL Pescantina (VR)
Sartori Nicola dirigente e rsu USB verona
Tassetto Tiziana Delegata Usb P.I. Ulss 17 Veneto Monselice
Pellegrini Enrico RSA Filcams Cgil Musei Civici Venezia
Bortolozzo Gino operaio Rossi Moda Padova
Antonello Cristina Rsu Ulss 15 Padova
Ascoli Donatella RSA Filcams Cgil Musei Civici Venezia
Bianco Roberto RSA Filcams Cgil Musei Civici Venezia
Marchetti Alessandra RSA Filcams Cgil Musei Civici Venezia
Ballarin Vera RSA Filcams Cgil Musei Civici Venezia
Berrutti Andrea RSU Fiom Filippi Padova
D'Intinosante Stefano RSU Fiom Somec Conegliano Treviso
Favero Leonardo RSU Filcams SME Treviso
Busetto Alessandro RSU CUB Università Cà' Foscari Venezia
Gasbarri Paola RSU Cobas Ospedale Civile all'Angelo Mestre
Rossi Roberto Rsu Fiom Forgital Italy SpA Velo D'Astico
Doro Francesco RSU Officine Meccaniche Carraro Padova
Sedusi Susanna RSU FP Cgil Comune di Padova Padova
Totti Orietta RSU Sanità Padova
Carcich Fabio RSU USB ACTV Venezia
Rodino Donato RSU USB Navigazione Venezia
Gasbarri Paola RSU Cobas sanità Venezia Venezia
Salvego Efrem RSU USB ATT Treviso
Raise Gabriele delegato RSU/Azienda ospedaliera PADOVA Monselice
Fioravanti Valerio Usb-Pi-Vvf Verona
Thibault Luc Rsu Usb Schio
Corazza Luciana Usb Inps Delegata Rsu Vicenza
Dal Gesso Mario Pensionato Venezia


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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