Assemblea Banca Popolare di Vicenza, si auspica la ricapitalizzazione in tempi brevi
Venerdi 28 Aprile 2017 alle 16:39 | 0 commenti
Si è tenuta oggi, 28 aprile, l'assemblea degli azionisti della Banca Popolare di Vicenza chiamata ad approvare il bilancio 2016 chiuso con una maxi perdita da 1,9 miliardi di euro. In Fiera, luogo dove si è svolta l'assemblea, erano presenti 254 soci, in rappresentanza del 99,34% del capitale. Il presidente Gianni Mion, all'inizio dei lavori, ha affermato: "Questo e' il primo bilancio presentato da questo consiglio di amministrazione ed evidenzia la difficile situazione economia, patrimoniale e reputazionale della banca. Purtuttavia si e' ritenuto che la scelta migliore fosse di redigere il bilancio nella prospettiva della continuità aziendale". I piccoli azionisti hanno gridato a gran voce "risarcimento" e chiedono interventi urgenti da parte della banca.
"In 30 anni di attività commerciale abbiamo subito 29 tentativi di furto e due rapine, ma non mi sarei mai immaginato di essere derubato dei miei risparmi da persone di cui mi fidavo", ha chiosato un azionista. I sindacati dei lavoratori della banca, da parte loro, hanno letto in assemblea un comunicato firmato da Fisac-Cgil, First-Cisl, Fabi e Unisin: "Al primo tentativo di licenziamento si mobiliterà ' tutta la categoria in tutta Italia", sottolineano. "Non si puo' abbandonare il territorio e i dipendenti (11.000 tra le due banche venete) - aggiungono - Faremo sentire la voce delle5.300 famiglie nel solo gruppo Bpvi che, da nord a sud, stanno aspettando le decisioni delle istituzioni mentre il tempo corree ogni giorno che passa ci rende più deboli".
Le stesse sigle sindacali hanno organizzato un presidio di fronte alla sede assembleare. Carlo Pavesi, che segue l'azione di responsabilità avviata dalla Banca Popolare di Vicenza contro gli ex vertici dell'istituto afferma: "L'atto di citazione dell'azione di responsabilità era la premessa necessaria per poi valutare azioni revocatorie o sequestri. Per quanto di mia conoscenza l'intenzione di questo cda e' di avviarle nel più breve tempo possibile anche perché ci sono segnali di iniziative che suggeriscono l'opportunita' di azioni di questa natura". I soci, intanto, hanno approvato a larghissima maggioranza (99,99% dei voti presenti, ma del resto Atlante ha da solo il 99,33% del capitale e in assemblea e' presente il 99,34%) i primi due punti all'ordine del giorno: riduzione dei componenti del cda a 9 da 11 e conferma dell'a.d. Fabrizio Viola, cooptato lo scorso anno. E lo stesso Viola poi prende la parola: "Dopo la chiusura del bilancio c'e' stato un nuovo flusso in uscita di depositi, che peraltro da qualche settimana si e' arrestato ed e' stato sostituito da un lento e graduale recupero". Viola ha ricordato che lo scorso anno "la raccolta totale ha subito una significativa flessione, nell'ordine del 14%, e la raccolta diretta non e' stata da meno, con un calo superiore al 14%".
"E' molto probabile che Atlante a breve non sarà più azionista di riferimento di queste banche", Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Lo ha detto Alessandro De Nicola, rappresentante del Fondo Atlante, intervenendo all'assemblea. "Ora servono nuove e ingenti ricapitalizzazioni non più' alla portata di investitori privati", ha aggiunto. Il Fondo Atlante controlla sia Popolare Vicenza sia Veneto Banca. "Se si arriverà ' a fusione, sarà stato un successo", ha aggiunto De Nicola. Lo stesso ha poi continuato: "Nulla e' emerso nei confronti dell'ex a.d. Francesco Iorio, quindi non sussistono elementi per procedere nei suoi confronti". Poi, rivendicando il ruolo di Atlante, "in pochi mesi - ha detto De Nicola - in accordo con investitori abbiamo realizzato molteplici iniziative che hanno marcato discontinuita' rispetto al passato", come l'arrivo di Fabrizio Viola, "uno dei manager più capaci e rispettabili del panorama bancario, con probità e integrità ' assolutamente fuori discussione".
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