Quotidiano | Categorie: Cinema

"Asini e scienziati", venerdì l'avventura dei naturalisti sulle orme di Paolo Lioy

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 12 Marzo 2012 alle 14:29 | 0 commenti

ArticleImage

Comune di Vicenza - "Asini e scienziati", venerdì 15 marzo il documentario sull'avventura dei naturalisti attraverso i Lessini sulle orme di Paolo Lioy

Verrà presentato giovedì 15 marzo alle 21, al cinema Patronato Leone XIII di contrà Vittorio Veneto 1, il film-documentario "Asini e scienziati. Un'avventura nel cuore della Lessinia", realizzato dal Museo naturalistico archeologico di Vicenza per celebrare il primo centenario della morte di Paolo Lioy (qui la photo gallery).

Nel 1879 il giovane naturalista vicentino Paolo Lioy, infatti, insieme a Scipione Cainer del Cai di Vicenza, al geologo Antonio De Gregorio, alla guida alpina Giovanni Meneguzzo e due muli per il trasporto dei bagagli, partirono da S. Giovanni Ilarione per giungere dopo quattro giorni a Verona, attraversando i Lessini orientali e passando per tre località fossilifere: S. Giovanni Ilarione, la Pesciara di Bolca e il celebre ponte naturale di Veia. Con molta probabilità l'obiettivo principale che spinse i quattro naturalisti a intraprendere questa avventura era quello di accompagnare De Gregorio nel sopralluogo sugli affioramenti fossiliferi di S. Giovanni Ilarione, tant'è che l'anno successivo il geologo pubblicava la famosa "Fauna di S. Giovanni Ilarione - Presiano".
Centotrentadue anni dopo - con la collaborazione delle cooperative Biosphaera e I Berici e la direzione scientifica del conservatore del Museo naturalistico archeologico di Vicenza Antonio Dal Lago - è stato organizzato un gruppo di collaboratori scientifici che hanno ripercorso lo stesso itinerario seguito dal Lioy, per annotare gli aspetti del cambiamento ambientale, con l'intento di salvaguardare un territorio unico al mondo: i monti Lessini. Il gruppo è stato peraltro seguito da operatori video e audio (Paolo Bernardi e Antonio Ricossa) che hanno documentato le fasi salienti dell'escursione, le modalità di raccolta di reperti naturalistici e le trasformazioni del paesaggio.
Il progetto, denominato "Asini e scienziati", ha avuto il patrocinio del Museo di storia naturale del Comune di Verona, della rete museale dell'Alto Vicentino e del sistema museale Agno-Chiampo. Con la presentazione del documentario si conclude così l'intenso programma di attività che l'assessorato alla cultura e il museo di Vicenza hanno realizzato, in collaborazione con la Biblioteca Bertoliana, il Comune di Grumolo delle Abbadesse e il Comune di Arcugnano, per la celebrazione del primo centenario della morte di Paolo Lioy.
Del resto, i molteplici interessi manifestati da Lioy nelle lunga attività di naturalista e nel suo appassionato impegno politico e sociale trovano ampia documentazione nella bibliografia storica compilata da Sebastiano Rumor nel 1916, dove sono elencati oltre 300 titoli tra libri, comunicazioni scientifiche e articoli comparsi sulla stampa. Ma in questi testi non si trova traccia dell'avventura scientifica che il Museo naturalistico archeologico di Vicenza ha invece voluto riproporre in occasione del primo centenario della morte.
"Asini & scienziati" si somigliano: entrambi sono curiosi, pazienti e ostinatamente scrutano il mondo che li circonda. Così come l'asino esplora in continuazione il territorio in cui vive, così lo scienziato scruta con occhio curioso l'orizzonte della propria conoscenza. Una sorta di provocazione che è diventata il logo, scelto dal conservatore del Museo naturalistico archeologico, per rievocare l'escursione.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network