Asfaltare le strade più dissestate col risparmio del ribasso per i lavori al Ponte Pusterla
Giovedi 30 Giugno 2011 alle 16:31 | 0 commenti
Sandro Guaiti, Silvano Sgreva, Consiglieri comunali - Interrogazione - interpellanza
Lavori per mettere in sicurezza il Ponte Pusterla. “Con l’importo realizzato dal ribasso d’asta nella gara per l’affidamento dei lavori al ponte Pusterla, si asfaltino la strade più dissestate.â€
Premessa
Nei giorni scorsi, è apparso sulla stampa locale l’esito della gara per l’affidamento dei lavori di risanamento del Ponte Pusterla, gravemente danneggiato dall’alluvione del novembre 2010.
Come è noto, il Comune ha avviato le procedure di gara sulla base di un progetto, sottoposto alla verifica di cui all’art.46 del dpr 554/99, che prevede una ipotesi di spesa nell’ordine dei 2 milioni e 200 mila euro (importo giudicato necessario per intervenire sulle fessurazioni della volta, sui cedimenti della pavimentazione e sul distacco dei giunti verticali).
A seguito dell’espletamento delle procedure di gara, i lavori sono stati aggiudicati alla Ditta Miotti, la quale ha praticato un ribasso pari a circa il 28%. Di conseguenza, il costo dei preventivati lavori è stato ridotto di circa 500.000 euro, con un bel risparmio per le casse comunali.
Considerazioni
Il vantaggio economico per l’Amministrazione comunale appare rilevante e molto al di sopra dell’atteso, al punto da rendere necessari alcuni chiarimenti anche sulla base del comune buon senso e delle esperienze precedenti in materia (non ultime quelle relative agli appalti del Teatro alla Ditta Cogi o di quello relativo al Parking Verdi).
A tal fine è corretto chiedersi:
il progetto di spesa previsto dall’Amministrazione è stato fortemente sovrastimato dai tecnici comunali?
l’aggiudicazione di appalti al massimo ribasso espone il Comune al rischio che le opere vengano realizzate con qualità inferiori allo standard prestabilito?
allo stesso modo si corre il rischio che la ditta aggiudicataria, al fine di recuperare il ribasso d’asta offerto, possa pressare la direzione lavori per la richiesta di varianti in corso d’opera per “futuri†imprevisti, oppure per apportare all’opera progettata delle migliorie che determineranno nuovi lavori con richieste di nuovi prezzi?
Quesiti, questi ultimi, che è lecito porsi al fine di controllare che le casse pubbliche non finiscano con lo spendere somme superiori rispetto a quanto concordato in contratto (e a tal fine ricordo che la legge sui lavori pubblici - D.L.163/2006, art. 132 - prevede un tetto massimo del 10% per le varianti in corso).
Ricordo inoltre che l’11 febbraio 2011 è stata firmata dal Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, la circolare n. 5 sugli appalti pubblici. Essa mira a contrastare alcuni fenomeni degenerativi come, ad esempio, quello relativo ai subappalti, ripristinando un principio che impone obblighi di responsabilità solidale tra committente e commissionario. La stessa circolare, poi, fissa le caratteristiche per la qualifica di “appalto genuinoâ€, ossia realizzato in osservanza di tutte le regole in materia. Definisce, inoltre, gli obblighi retributivi e in materia di sicurezza sul lavoro e di salute del lavoratore: non potranno mai essere compressi i diritti dei lavoratori in tale ambito, neanche per ragione di budget.
La circolare si sofferma anche su quei casi in cui l’aggiudicazione di un appalto avviene secondo il criterio del massimo ribasso: in quest’ultimo caso, infatti, si concentrerebbero i maggiori rischi legati all’osservanza delle norme sul lavoro;
Tutto ciò premesso,
i sottoscritti Consiglieri Comunali
interrogano l’assessore preposto:
per chiedere quali elementi di garanzia ha il Comune che i prezzi offerti dalla impresa aggiudicataria dei lavori al Ponte Pusterla siano stati calcolati con correttezza e non comportino poi il ricorrere a varianti e richieste di sovrapprezzo;
per sapere se è stata eseguita dal responsabile del procedimento la verifica sull’offerta dell’impresa con richiesta delle giustificazioni ai sensi degli art. 87 e 88 del D.lgs n°163/2006;
interpellano inoltre l’Amministrazione
affinché le economie dei lavori, dovute al ribasso d’asta, che saranno disponibili a fine lavori (circa 500.000 euro) siano destinate ad asfaltare le strade più martoriate e/o più a rischio sicurezza della città . E tra queste: Strada Marosticana (all’altezza del civico 583 dove la presenza di un avvallamento, la rende pericolosa soprattutto di notte essendo tale tratto di strada privo di illuminazione), BTG Framarin, Strada Pasubio,Via Lobia e Strada di Monte Crocetta le quali giornalmente sono percorse da migliaia di veicoli, e dove la sicurezza non può essere considerata certamente un “optionalâ€.
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