Opinioni | Quotidiano |

Articolo 18, Rifondazione: importanti le risposte di lotta dal basso

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 21 Marzo 2012 alle 22:57 | 0 commenti

ArticleImage

Prc FdS Circolo "Antonio Gramsci" - Sono giornate decisive queste per la trattativa sulla riforma del mercato del lavoro che punta allo smantellamento di alcuni diritti fondamentali dei lavoratori. La trattativa  tra Governo e Sindacati verte su: una ipotesi di "manutenzione" dell' articolo 18, per togliere ai padroni l'obbligo del reintegro del lavoratore licenziato ingiustamente. Resterebbe, infatti, solo l'obbligo del reintegro per i licenziamenti discriminatori, mentre per quelli economici viene previsto solo l'indennizzo al lavoratore, un risarcimento.

L'importo va da un minimo di 15 mensilità a un massimo di 27, facendo riferimento all'ultima retribuzione. Per i licenziamenti disciplinari sarà previsto il rinvio al giudice che deciderà il reintegro nei casi gravi o l'indennità con massimo 27 mensilità. Ma a quel punto quale padrone licenzierebbe per motivi discriminatori quando potrebbe  utilizzare motivare con i motivi economici. Questo è il punto più grave ed odioso! Ma abbiamo anche altre preoccupanti novità: per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali viene prevista l'eliminazione della cassa integrazione straordinaria per chiusura dell'attività e l'eliminazione della indennità di mobilità a partire dal 2017 forme che verrebbero sostituite dall'ASPI(assicurazione sociale per l'impiego). L'indennità di mobilità vale oggi per i licenziamenti collettivi e può durare fino a 48 mesi per gli over 50 del Sud), mentre l' ASPI dovrebbe durare 12 mesi (18 per gli over 55) e valere il 75% della retribuzione lorda fino a 1.150 euro, e il 25% per la quota superiore a questa cifra, con un tetto di 1.119 euro lordi per il sussidio. Ma è anche previsto che si riduca dopo i primi sei mesi. Si prevede poi un fondo solidarietà che dovrebbe fornire un sussidio al lavoratori anziani che perdono il lavoro a pochi anni dalla pensione. Per il nuovo sistema sono previste risorse aggiuntive per 1,7-1,8 miliardi. Ma tutto ciò basterà a fronteggiare la grave emergenza occupazionale dovuta alla crisi? Ricordiamo che solo nella nostra provincia nel 2010 sono stati licenziati 6.765 lavoratori, nel 2011 altri 6.681 e a gennaio e febbraio 2012 altri1.353 lavoratori (745 uomini e 608 donne), di cui 968 arrivano da piccole imprese. Persone in carne ed ossa che tra agosto e ottobre prossimo saranno disoccupati senza alcuna indennità. Ma anche per quanto riguarda le tipologie contrattuali al di là delle dichiarazioni sul contratto di lavoro a tempo indeterminato che dovrebbe diventare dominante, non si prevede in realtà la cancellazione delle 46 tipologie di lavoro precario previste dalla legge 30 del 2003 (anticipata dal Pacchetto Treu del 97), ma solo norme che dovrebbero in via ipotetica svantaggiarne l'utilizzo da parte dei datori di lavoro. Questa riforma serve unicamente ad indebolire i lavoratori che già oggi pagano le conseguenze pesantissime della crisi, togliendo loro tutti i diritti. Serve a metterli sempre più gli uni contro gli altri per far dormire sonni tranquilli ai privilegiati di sempre, che dalla crisi continuano a guadagnare con le speculazioni finanziarie e che stanno portando il Paese verso la Grecia. Non c'è opposizione in Parlamento né una corretta informazione rispetto alla gravità di quel che sta accadendo, ma anzi un consenso bipartisan, per "senso di responsabilità" e per "salvare l'Italia". Sono tutti d'accordo nei palazzi del potere. Ma nelle fabbriche, nelle scuole, tra i lavoratori, i precari ed i pensionati, cresce giorno dopo giorno la difficoltà ad arrivare a fine mese e ad immaginare un futuro per se stessi e per i propri figli. Cresce la consapevolezza della distanza tra la nostra realtà e quella dei privilegiati con stipendi milionari che hanno in mano l'economia del Paese e che chiedono a noi di fare sacrifici. È importante che crescano anche le risposte di lotta come quella degli operai delle fabbriche genovesi, di Ancona e di altre città che sono scesi in piazza per difendere l'art.18 e la dignità. Finchè si lotta non tutto è perduto perchè una prospettiva di cambiamento è solo nell'unità dal basso.
Claudia Rancati, Circolo "Antonio Gramsci" Partito della Rifondazione Comunista


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network