Articolo 18, Cgil: stamattina corteo in zona industriale
Mercoledi 4 Aprile 2012 alle 16:25 | 0 commenti
Cgil Vicenza - Bergamin: "È fondamentale salvaguardare la coesione sociale".
 "I diritti non sono in vendita". Con questo slogan la CGIL di Vicenza è scesa nelle strade della zona industriale, stamane dalle 9.30 alle 11.30, per gridare la propria opposizione alla riforma del mercato del lavoro voluta dal governo Monti. Il corteo, partito dalla Fiera, ha raccolto attorno a sé circa 800 lavoratori delle aziende della zona industriale della città .
Fra queste: Acciaieria Valbruna, Beltrame, Fiorentini, Miles, Campagnolo, Lovato Gas, Lego, BDF, Sha e Bottega Veneta, e ha visto anche la partecipazione delle RSU di Cisl e Uil. "Oggi siamo qui non solo per sostenere l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, ma per protestare contro gli interventi che il governo sta adottando per uscire dalla crisi e che stanno creando molte tensioni", ha affermato la segretaria generale della CGIL di Vicenza Marina Bergamin. Che prosegue: "Mettere mano allo Statuto dei lavoratori, infatti, non è la priorità per uscire dalla crisi. Anzi, continuando ad insistere su questo fronte si corre il rischio di rompere la coesione sociale pazientemente costruita nel corso degli anni e oggi ancora indispensabile". "L'articolo 18 è importante: ha un effetto di deterrenza rispetto alla libertà di licenziare - ha spiegato la Segretaria -. Tuttavia, le cause aperte per licenziamenti ingiusti, nella nostra città , sono ben poche. I problemi da affrontare con urgenza sono quelli della disoccupazione, dello sviluppo e della crescita, degli aumenti delle tariffe, delle addizionali Irpef, dell'Imu che sta arrivando. Lavoratori e pensionati sono in difficoltà , così come i piccoli imprenditori e i lavoratori autonomi che in questo momento si trovano bloccati dalla manifestazione. Il governo, però, non si rende conto di questa situazione". "Il clima nelle fabbriche è pesante - ha aggiunto il segretario della CGIL Giampaolo Zanni -. L'intervento sulle pensioni senza l'accordo delle parti sociali, gli aumenti delle tasse, la messa in discussione dell'articolo 18 ci vedono uniti per ribadire la linea dura che la CGIL intende mantenere. Se non si troveranno soluzioni condivisibili, a maggio faremo uno sciopero generale di otto ore". Soddisfatta, per l'alta adesione allo manifestazione, Marina Bergamin, che si scusa per il disagio arrecato agli automobilisti. "La rabbia è davvero tanta - ha detto - e i lavoratori hanno voluto comunicare il proprio malumore". Altro appuntamento per la prossima settimana a Montecchio Maggiore.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.