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Articolo 18: basta con la confusione, anche in Cgil

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 13 Marzo 2012 alle 09:36 | 0 commenti

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Di Giorgio Cremaschi, Fiom Cgil

La grande manifestazione della Fiom ha dimostrato che la voglia di lottare c'è e che non ci si può nascondere dietro le difficoltà del movimento per coprire le incertezze e i pasticci dei gruppi dirigenti. Da quella piazza è venuto un messaggio chiaro che interviene direttamente sul confronto sul mercato del lavoro. Primo, quel confronto non ha nulla a che vedere con la crisi economica, con l'attacco ai diritti materiali delle persone, con la caduta dei salari e dei posti di lavoro.

E' una trattativa che serve solo al governo e alle imprese per depistare dai problemi veri. In secondo luogo è chiaro che quello che c'è su quel tavolo non va proprio bene. La riforma degli ammortizzatori sociali è sostanzialmente un'operazione di tagli. Il governo dice di aver trovato due o tre miliardi di euro per finanziare quella riforma, ma la cassa integrazione straordinaria e in deroga e la mobilità, da sole, valgono otto-nove miliardi. Quindi sono sei-sette miliardi di tagli, soldi in meno e non soldi in più. La mobilità e la cassa integrazione per crisi vengono abolite e sostituite con l'indennità di disoccupazione. Alla fine i lavoratori sono coperti per la metà di prima e non c'è nessuna estensione dei diritti rispetto ad oggi, altro che reddito sociale. A questo imbroglio si aggiunge poi la certezza che il governo colpirà l'articolo 18 nel suo elemento fondante, la reintegra nel posto di lavoro. Solo questo richiederebbe uno sciopero generale, una rottura del tavolo, una iniziativa vera del movimento sindacale per impedire l ripetersi del disastro delle pensioni. Invece Cisl e Uil hanno già firmato, al di là delle chiacchiere, e la Cgil continua a vivere nella confusione.Si dice no alla modifica dell'articolo 18 e però si fa finta di non sapere che quella modifica ci sarà. E che a quel punto non essersi mobilitati prima, non aver fatto il possibile e l'impossibile per fermare questo gravissimo attacco ai diritti dei lavoratori, sarà una colpa che non potrà essere alleviata da un dissenso di circostanza. Non ci siamo proprio. La posizione della Cgil è confusa e pericolosa. Per questo dobbiamo farci sentire. Dobbiamo fermare il disastro, chi vuole fare la manutenzione dell'articolo 18 ha le stesse intenzioni di chi voleva sistemare la scala mobile. Quest'ultima è sparita e quell'altro lo si vuole un po' alla volta cancellare. Mobilitarsi, scendere in piazza, usare fin d'ora la manifestazione del 31 marzo come deterrente sull'articolo 18, far sapere ai sindacati e ai partiti favorevoli ai tagli che non lo dimenticheremo mai e che dovranno pagarne tutti i prezzi politici, questo dobbiamo cominciare a fare sin da ora. Dopo la piazza del 9 marzo abbiamo dei doveri in più.
PS: mi dispiace per Susanna Camusso, ma la gran parte di coloro che fischiavano erano proprio metalmeccanici.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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