Aria malata a Vicenza: le richieste dei radicali a Variati
Giovedi 1 Marzo 2012 alle 15:16 | 0 commenti
Maria Grazia Lucchiari, Direzione Veneto Radicale - L'aria di Vicenza e della sua provincia è avvelenata dalle polveri sottili. Febbraio non è ancora finito è già in città si sono registrate 44 giornate di superamento dei limiti sanitari. La legge ne prevede per un anno intero non più di 35. A Vicenza dal 2005 al 2011 la legge che regolamenta la qualità dell'aria è sistematicamente violata, segno evidente e clamoroso del fallimento dell'azione amministrativa del Comune e della Provincia di Vicenza.
Se dopo sette anni dall'approvazione del Piano di Tutela Risanamento dell'aria, col quale la Regione Veneto impone precise azioni alle amministrazioni locali, il degrado dell'aria si rivela ancora un'emergenza sanitaria, tanto che il 2011 riserva dati peggiori rispetto agli anni prevedenti, è riconducile al fatto che il Comune di Vicenza e la Provincia non applica le norme di quel Piano. Infatti, dal 2006 la Regione ha suddiviso la provincia di Vicenza in aree omogenee e queste aree avrebbero dovuto presentare il Piano di Azione e Risanamento dell'aria con allegata la Valutazione Ambientale Strategica, quindi azioni strutturali e globali in grado di aggredire tutte le fonti di inquinamento. Il Comune di Vicenza non lo ha mai presentato ed ha scelto quindi di limitarsi ad azioni emergenziali adottate nella stagione invernale.
Oggi, Giovedì 1 marzo, davanti al Municipio di Vicenza in Corso Palladio dalle 10:30 alle 12:30 VenetoRadicale ha tenuto un "Presidio per la legalità " con i passeggini vuoti, per chiedere al sindaco e all'assessore all'ambiente il rispetto delle norme regionali e nazionali e per rivendicare il diritto dei bambini a vivere in un ambiente sano e pulito.
I costi dell'inquinamento si traducono in malattia a carico soprattutto delle fasce più sensibili della popolazione: bambini e anziani. Un prezzo altissimo prima di tutto psicologico ed economico a causa dell'aumento degli accessi al pronto soccorso per asma bronchiale, per ricoveri, per maggior consumo di farmaci anti asmatici e antibronchitici, aumento di mortalita' cardiovascolare e perdita di giornate di lavoro. Un costo ambientale e un credito di legalità per i vicentini che dovrebbe rientrare nel bilancio delle amministrazioni locali.
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