Arcigay in piazza, Forza Nuova: gravissime parole di Stella, ennesima pagliacciata
Venerdi 11 Dicembre 2015 alle 17:17 | 0 commenti
Forza Nuova Vicenza
Totale indifferenza. Questa la scelta fatta da Forza Nuova Vicenza di fronte a quella che viene definita, dal movimento di destra, l’ennesima pagliacciata in scena a Vicenza, appoggiata dall’amministrazione comunale e anche dal Movimento Cinque Stelle. “Non saremo in piazza, innanzitutto per rispetto nei confronti dei negozianti, che loro malgrado dovranno subire un corteo in pieno centro storico proprio a ridosso del Natale, l’ennesima pagliacciata garantita dal comune e dalla questura.Â
Ma soprattutto perché vogliamo rinunciare alla logica degli opposti estremismi che qualcuno vorrebbe mettere in moto, con il solo scopo di creare quel vittimismo ideologico e strumentale a cui ormai certi movimenti legati al mondo LGBT ci hanno abituato.â€
Forza Nuova dichiara gravissime le parole del presidente dell’arcigay Mattia Stella, che rappresentano senza ombra di dubbio affondi improponibili alla famiglia naturale.
Il Sig. Stella continua a dichiarare che la Teoria Gender non esiste? Si sbaglia di grosso e l’evidenza è sotto gli occhi di tutti, soprattutto quando ci sono movimenti come il suo che con la scusa di invocare chissà quali diritti, se ne escono con toni offensivi verso la famiglia composta da uomo e donna e verso le mozioni che vengono fatte per frenare un’ideologia perversa e malata.
“La teoria Gender esiste eccome La teoria prende le mosse dalla distinzione tra sesso biologico e “genereâ€. Questa prima distinzione è importante perché  “genere†non ha una derivazione naturale-biologica ma culturale, e si potrebbe definire come un insieme di ruoli, comportamenti, attività e attributi socialmente costruiti che una determinata società considera appropriati per donne e uomini.
In altre parole basterebbe l’auto-percezione di essere donna/uomo/altro, per essere veramente donna/uomo/altro, anche se il sesso biologico indica il contrario.
Secondo la prospettiva gender che il Sig. Stella nega di esistere, sarebbe quindi indifferente che la famiglia sia composta da un uomo e da una donna, oppure da due uomini o da due donne.
Il problema è che la teoria di genere, volendo (o pretendendo) di combattere i cattivi stereotipi, finisce per cadere nell’estremo opposto: tutti i ruoli e comportamenti “maschili†e “femminili†sarebbero stereotipi culturali, imposti dalla società o dalla famiglia, da decostruire.
Ma al di là delle nostre convinzioni e della nostra corretta visione a riguardo, lanciamo al movimento Arcigay e al sindaco Variati una sfida. Chiediamo al comune di farsi promotore di un grande incontro pubblico, apolitico, utile a tutta la cittadinanza, una grande tavola rotonda attorno alla quale sedere le associazioni pro-vita da una parte e le associazioni che sfilano oggi a Vicenza per i “ cosiddetti diritti†alle coppie omosessuali dall’altra. “Auspichiamo un confronto aperto, civile, al quale nessuno si potrà sottrarreâ€, spiega Daniele Beschin, coordinatore provinciale di Forza Nuova.
Per adesso, l’unica cosa certa è che per l’ennesima volta, Vicenza, grazie ad un’amministrazione di uomini, donne, pseudo uomini e pseudo donne, dovrà sopportare l’ennesima carnevalata di esibizione e ostentazione della propria diversità , purtroppo di fronte a famiglie a passeggio con i propri bambini, nei confronti dei quali nessuna istituzione dimostra di avere il benché minimo rispetto, nemmeno a Natale.
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