Aqua dike sì, aqua dike no. Ma l'8 settembre anche aqua dike dimenticati. E oggi gabbato stop alle auto entrando da viale Trento
Domenica 17 Settembre 2017 alle 18:08 | 0 commenti
In un periodo storico in cui il terroristi per credo (religioso ma anche no) e quelli plagiati e mitomani stanno togliendo tranquillità alla gente, a Vicenza si è discusso se gli "aqua dike" installati a cavallo delle festività dell'8 settembre per scoraggiare ingressi indesiderati in centro e nelle zone a rischio fossero la soluzione o se il loro impatto negativo con il contesto ne rendesse secondario più che l'effetto "difensivo" quello dissuasore. Magari bisognerà tornare su questo argomento e, se dovessimo barricarci di nuovo, sarà meglio rendere le barriere, di qualunque tipo, di cemento come i new jersey o di plastica piena d'acqua come gli aqua dike nostrani, più gradevoli come ha suggerito l'architetto Stefano Boeri e, a ruota, nostri concitatdini per integrarle con l'ambiente circostante.
Certo è che,se gli aqua dike andavano usati, come è stato deciso a Vicenza dall'amministrazione di Achille Variati, dalle forze dell'ordine e dalla prefettura, accorgersi di una falla nel sistema di difesa fa preoccupare e va segnalato.
Abbiamo atteso che le feste passassero, non senza aver avvisato verbalmente un consigliere di maggioranza del pericolo che solo oggi documentiamo con un video realizzato per noi da Andrea Chilese ma che non abbiamo pubblicato prima per non suggerire ad eventuali malintenzionati la via libera che il macchinone del noto investigatore ha percorso senza ostacoli come già avevamo fatto noi con la nostra minuscola Matiz con la quale ci recavamo in centro per un servizio giornalsitico.
Ebbene guardate voi stessi come, grazie alla probabile dimenticanza, per fortuna senza conseguenze negative, di chi ha studiato il posizionamento degli aqua dike e degli agenti, fosse facile arrivare in centro passando sotto l'arco che dà su Piazzale del Mutilato in direzione di via Bartolomeo Montagna.
E da lì l'auto di grandi dimensioni, e quindi capace di far danni... eccome, è arrivato di fronte a Piazza S. Lorenzo fino a Corso Fogazzaro mentre per un'altra via poteva percorrere Stradella dei Filippini fino a Corso Palladio senza difficoltà per...
Non vogliamo neanche pensarci al "per fare..." e al rischio corso ma in futuro ci pensi chi è preposto al compito.
Come oggi, fatto meno rilevante per carità , ma che segnaliamo, perchè le cose, tipo la chiusura dei varchi di accesso alla zona a traffico zero, o vanno fatte bene o è meglio non farle affidandosi alla civiltà di cittadini automobilisti.
Perchè mobilitare, ad esempio, schiere di volontari per controllare gli accessi, come quello che dalla roitatoria dell'Albera porta in Viale Trento, se basta entrare nel parcheggio del Pam di Viale Trento dall'accesso di Via Pecori Giraldi per poi accedere senza stop alcuno in Viale Treno dall'uscita che è posta di fronte ad Happy Casa?
Predicare bene e razzolare male non è da super organizzate strutture poliziesche... locali.
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