Appalto pulizie Comune con barbatrucco: meno ore ai lavoratori e permessi sindacali tagliati?
Martedi 19 Maggio 2015 alle 18:51 | 0 commenti
Alla faccia del confronto sulla congruità del prezzo. Se la notizia fosse confermata, a "restare di stucco" sarebbero solo i soggetti più deboli: i lavoratori addetti alle pulizie. Da fonti certe sembrerebbe infatti che la Skill, l'azienda consortile che si è aggiudicata l'appalto pulizie nelle sedi Comunali, abbia giustificato l'elevato ribasso del prezzo (che appariva insufficiente a coprire le spese, come da noi dimostrato) con un "barbatrucco" accettato dal settore Gara e Contratti con a capo il dirigente Alessandra Pretto e con buona pace delle maestranze.
Il "dialogo" tra i due soggetti, appaltatore e committente, è contenuto nella documentazione completa della gara, ad oggi "segretata" a Palazzo Trissino. In quel documento apparirebbe anche la verifica che gli uffici comunali hanno svolto per stabilire se il prezzo offerto dalla Skill per occuparsi delle pulizie delle sedi comunali e della biblioteca bertoliana fosse congruo. L'offerta sarebbe andata bene al comune, perché assicura una retribuzione agli operai come da Cnl. Come? Semplice, con un ribasso delle ore lavorative previste del 35%. Ecco spiegato come la ditta riesca a pagare il giusto nonostante l'offerta bassa.
Il capitolato d'appalto (e la legge), infatti, obbligava l'appaltatore a riassorbire gli addetti della ditta precedente - la cooperativa Mirror - con lo stesso trattamento retributivo. Evidentemente la clausola si è staat applicata al trattamento retributivo orario ma non al tempo da impiegare per il lavoro. Quindi i 29 operai di secondo livello - pur pagati secondo il Cnl - non saranno più impiegati per 543,5 ore lavorative settimanali in Comune come scritto nel capitolato? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Alessandra Pretto, chiedendo anche lumi su come lo stesso lavoro può essere svolto con meno ore e rimanere efficiente, tanto più che la Skill nella valutazione tecnica avrebbe ottenuto meno punti di molti altri concorrenti, e, soprattutto, dove (a Vicenza, a Canicatti?) gli operai saranno impiegati per completare il loro monte ore che ad ognuno la ditta vincitrice deve assicurare per legge. No comment è stata la risposta della dirigente: «Non sono autorizzata a parlarne».
Una situazione quantomeno strana, se si aggiunge il fatto che l'azienda aggiudicataria sembrerebbe avere avvallato la sua giustificazione di impiego del personale con l'annuncio che i permessi sindacali saranno quantificati in un'ora all'anno pro-capite.
«Non è certo il padrone o il Comune a decidere quanti permessi sindacali possono averi gli operai», chiosa Maria Teresa Turetta del Cub Vicenza. «Ma, a parte questo, il 35% è un abbattimento notevole di ore a questo punto cosa vogliono? L'appalto senza lavoratrici - aggiunge - qui il dipendente è sempre sotto la spada di Damocle, queste lavoratrici erano venute da noi per non ripetere l'esperienza con la Mirror (erano stati segnalati episodi di sfruttamento e mancati pagamenti ndr), e volevamo prendere il toro per le corna subito, ma se i presupposti sono questi...».
Con la cooperativa precedente le lavoratrici si erano già viste ridurre l'orario di lavoro e ora? La risposta al Comune, al quale abbiamo inviato le domande in forma scritta.
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