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Appalto pulizie: per Comune di Vicenza è ok, per matematica operai sarebbero sottopagati

Di Pietro Rossi Domenica 17 Maggio 2015 alle 20:52 | 0 commenti

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Come si diceva un tempo, errare è umano ma perseverare è diabolico, anche se quando si parla di gare pubbliche difficilmente l'"errore" è inconsapevole. Nella migliore delle ipotesi l'ente appaltante adotta la strategia ponziopilatesca del lavarsene le mani. Vince chi fa di fatto il prezzo più basso. Stop. E così il Comune di Vicenza, dopo essere stato scottato da una cooperativa (la veronese Mirror) che aveva vinto un appalto per la pulizia delle sedi comunali (è risultato su denuncia CUB che i soci hanno lavorato forse sottopagati e anche di sicuro non pagati con regolarità), affida ora un contratto di servizi a una nuova societàq. Lo fa attraverso una gara europea - da poco conclusa - applicando regole sugli appalti più rigide. Regole che bastano?

"Abbiamo fatto tutti i controlli ed è tutto in regola", dicono a Palazzo Trissino. Eppure, facendo i classici conti con carta da pane e matita, viene da chiedersi come sia possibile che il servizio possa essere svolto accuratamente. Il prezzo, infatti, risulta troppo basso, tanto che si presume una perdita per la Skill, società consortile che in associazione con la ditta ISS Italia Barbato Srl si è aggiudicata la gara con un ribasso del 37,5%. L'associazione temporanea di imprese ha offerto 600.306,75 euro per il "servizio di pulizia nelle sedi comunali e giudiziarie del Comune di Vicenza e delle sedi della Biblioteca Civica Bertoliana". Un deprezzamento che nei giorni scorsi ha portato Michele Dalla Negra, consigliere comunale del Gruppo di Forza Italia, a presentare un'interrogazione con la quale pone tre domande: «per quale motivo gli uffici comunali hanno proceduto solo con la verifica dei requisiti delle sole prime due classificate; per quale motivo gli Uffici comunali preposti hanno proceduto alla verifica di eventuali ipotesi di anomalie ai soli sensi dell'art.lo 86, comma 2, D. Lgs 12 aprile 2006, n.163; per quali motivi la Commissione aggiudicatrice non ha proceduto alla diversamente necessaria verifica della congruità del prezzo offerto dal concorrente primo classificato...». La risposta, che verrà data al consigliere alla prossima riunione del Consiglio Comunale, ci è stata anticipata dall'assessore al bilancio e alla politiche del lavoro Michela Cavalieri e dal suo ufficio che si occupa di gare e contratti: «La legge prevede la verifica sul 10% dei partecipanti e questo l'abbiamo fatto prima della gara, inoltre abbiamo l'obbligo di verificare le prime due classificate e abbiamo fatto anche questo. Per quanto riguarda le anomalie non ne abbiamo riscontrate, comunque siamo andati oltre alla verifiche obbligatorie, abbiamo anche accertato la congruità del prezzo con le buste paghe dei dipendenti e verificato che l'impresa procederà come da contratto, con stipendi che rispettano il Contratto Nazionale del Lavoro». Tutto a posto allora? Non proprio. Da una nostra verifica, infatti, la congruità del prezzo solleva dei sospetti. Abbiamo effettuato un accertamento partendo dal presupposto che la documentazione completa della gara non è online, quindi non si conoscono i criteri di aggiudicazione. C'è solo il verbale della gara, un pdf sepolto in uno sgabuzzino del sito del Comune di Vicenza. Per trovarlo bisogna armarsi di tempo e di pazienza. Il verbale indica la cifra con la quale la Skill ha vinto l'appalto (600 mila euro, come detto prima). Sul portale c'è poi un altro documento, il Capitolato, che in una sua voce stabilisce che il nuovo gestore deve riassorbire completamente il personale della ditta precedente, il quale personale deve essere retribuito secondo il contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti da imprese esercenti servizi di pulizia. Sempre nel capitolato, una tabella indica il numero di addetti necessari, 29 operai di secondo livello che devono essere impiegati per 543,5 ore lavorative settimanali. Vale a dire 56.524 ore in due anni, la durata dell'appalto. Mettiamo ora il caso che tutti i 600mila euro che l'azienda andrà a prendere vengano totalmente utilizzati per pagare il personale, senza considerare quindi le spese per il materiale delle pulizie, per le attrezzature, per la gestione generale, per un minim di utile aziendale... Dividendo i 600mila euro per le ore lavorative totali viene fuori il costo orario di un dipendente: 10,6 euro. E qui sta il problema. Secondo il Ministero del Lavoro, in un documento del luglio 2013 riferito a Vicenza, il costo medio orario di un operaio di secondo livello, dipendente da imprese esercenti servizi di pulizia, è di 15,94 euro. Ben 5 euro di differenza, che possono anche diminuire - ma non di molto - se si conteggiano su basi ipotetiche e ottimistiche, per il datore di lavoro, le assenze nelle ore lavorate, dovute a malattia o a maternità. E sono proprio questi 5 euro, tolti ai lavoratori, che rappresentano l'incongruenza non spiegata dalle dichiarazioni del Comune di Vicenza, che dice di aver fatto tutte le verifiche necessarie. Sia chiaro che questo è calcolo approssimativo e non avendo tutti gli elementi in mano qualcosa ci potrebbe essere sfuggito, visto che non siamo tecnici del Comune. La nostra analisi, come la matematica, non è comunque un'opinione.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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