Aperture domenicali: Tar sospende ordinanze comuni, si va alla Consulta
Giovedi 23 Febbraio 2012 alle 15:25 | 0 commenti
Comune di Vicenza - Ordinanze comunali sospese e questione di costituzionalità della legge regionale sollevata di fronte alla Consulta. Si è espresso in questo modo il Tar del Veneto in merito ai ricorsi contro le ordinanze dei Comuni che, sulla base della legge regionale ma in contrasto con quella nazionale, limitano la possibilità di apertura domenicale degli esercizi commerciali.
Il Tar ha infatti accolto la richiesta di sospensione delle ordinanze comunali ritenendo che il danno derivante ai ricorrenti e ai consumatori dall'obbligo di chiusura nei giorni festivi sia superiore a quello subito dagli esercizi commerciali di minori dimensioni. Il tribunale amministrativo, inoltre, ha rimesso alla Corte costituzionale la questione della costituzionalità della legge regionale. Nel dettaglio, il dubbio di costituzionalità è stato sollevato dal Tar in rapporto al principio di libertà dell'iniziativa economica privata e alla legislazione esclusiva dello Stato in materia di tutela della concorrenza e di determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale.
I giudizi pendenti, pertanto, resteranno sospesi fino alla decisione della Corte costituzionale.
A sua volta, però, anche la Regione Veneto si è appellata alla Consulta contro la norma nazionale, evidenziando, in particolare, la prerogativa regionale in materia di commercio e la sua autonomia amministrativa.
"Non siamo mai stati contro le liberalizzazioni - è il commento dell'assessore allo sviluppo economico Tommaso Ruggeri - ma per il recepimento della normativa nazionale purché sia tarata sulle esigenze del territorio. Con la sua decisione, purtroppo, il Tar ci lascia ancora nell'incertezza. Mi auguro pertanto che la Corte Costituzionale si esprima in tempi rapidi, riconoscendo l'autonomia regionale e prendendo in considerazione la posizione comune che, nel nostro territorio, hanno assunto enti locali, sindacati, associazioni di categoria e dei consumatori".
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