Annozero a Vicenza: un'altra Presa diretta?
Giovedi 10 Febbraio 2011 alle 01:49 | 0 commenti
Martedì' a Vicenza c'era la Rai, per l'esattezza quella di Annozero, per occuparsi di nuovo di 'cose vicentine', dopo l'alluvione e, soprattutto, dopo i servizi di Presa diretta a settembre 2010. "Devastanti" per la visibilità data a livello nazionale allo scandalo dell'evasione del settore della concia di Arzignano, da tempo al centro di una mega inchiesta della Guardia di Finanza e della procura vicentine, e ad alcuni legami col mondo politico leghista locale.
Secondo rumors locali e nazionali al centro dell'interesse della rubrica di Michele Santoro (che non dovrebbe, però, presentare oggi, giovedì, il servizio) ci sarebbero ancora problemi e fatti (al momento presunti) incentrati sulla Lega "sempre meno di lotta e sempre più di potere" (questa la probabile tesi di Annozero), invischiata anche in faide interne con sponde e/o contrasti con esponenti pdiellini.
Sarebbero stati, quindi, intervistati vari esponenti politici e imprenditoriali con un focus particolare sulle vicende intorno al Cis.
Per i terreni della società della Provincia di Vicenza, destinata inizialmente a realizzare un centro intermodale, e per quelli della famiglia del senatore Alberto Filippi la destinazione d'uso è stata recentemente modificata dalla Regione Veneto da logistica in commerciale per un atto 'dovuto', secondo quanto dichiarato dal governatore Luca Zaia, dopo una una procedura e dopo scelte impostate, però, dall'amministrazione Galan.
Questa decisione ha riacceso forti polemiche tra l'eurodeputato Sergio Berlato e l'assessore regionale Elena Donazzan (entrambi del Pdl) da un lato e Alberto Filippi (Lega Nord) dall'altro.
A fronte delle dichiarazioni dell'onorevole Berlato di voler verificare la coerenza politica dell'operato della Lega di potere rispetto a quella di lotta e di voler tutelare i piccoli negozi col blocco di nuovi grandi centri commerciali (per intenderci quello possibile ma ancora non 'licenziato' dell'area Cis-Filippi e quello di Vicenza Est-nuovo stadio), le prese di posizione dei due esponenti del Pdl troverebbero il forte consenso anche, se non soprattutto, delle attuali grandi strutture di vendita che non vedono di buon occhio l'apertura di nuove realtà concorrenti.
Ciò, sottolineano alcuni osservatori locali, farebbe pensare a un'azione, congiunta con l'Ascom, di forte seppur normale lobby (per i piccoli negozi e/o per i mega centri) più che a un attacco diretto a Filippi da parte di Berlato & c. Anche se, fanno notare gli stessi osservatori, l'attacco troverebbe sponde, se non ispiratori, per l'aspetto politico all'interno della Lega Nord stessa, nel cui recente congresso cittadino Filippi ha raccolto consistenti consensi personali.
Il senatore Filippi, che è stato recentemente vittima di un furto informatico e ha denunciato anche la presenza di una cimice negli uffici dell'azienda di famiglia, ha da parte sua e da tempo dichiarato che venderà "i suoi terreni prima che vengano concesse eventuali licenze per rispondere con i fatti alle accuse di Berlato", invitato per questo a dimettersi in base alle vecchia sfida lanciatagli da Filippi e così riassumibile: "Se venderò i terreni prima che vengano concesse le licenze e, quindi, rinunciando a un notevole guadagno, Berlato abbia il coraggio di dimettersi per le sue false insinuazioni!".
Ovviamente tutti i "se e i ma" sui "contenuti vicentini" della puntata (e sui suoi protagonisti) troveranno una risposta solo se verranno confermate le indiscrezioni sulla sua messa in onda e se questa avverrà prima che abbia termine l'altra faida, questa tutta in casa Rai, tra il direttore generale Mauro Masi e Annozero con le sue troupe o, meglio, con le sue "truppe d'assalto": Santoro, Travaglio e Vauro.
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