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Ancora troppe vittime sul lavoro nel Nordest

Di Edoardo Pepe Lunedi 4 Agosto 2014 alle 15:20 | 0 commenti

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I primi quattro mesi dell’anno sono stati ancora una volta segnati profondamente dalle morti sul lavoro in particolare in tutto il Nordest che arriva a contare 26 vittime da gennaio ad aprile 2014. Il dato allarmante, nonostante la diminuzione delle ore lavorate per effetto della crisi, e la sua proiezione fanno riflettere molto sulla necessità di contribuire a diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro e quanto sia importante sensibilizzare il Governo e la pubblica opinione su questo fronte”.

Nell’ultima indagine elaborata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering e condotta sulla base di dati Inail è la Lombardia a far rilevare come sempre il risultato peggiore con 26 decessi sul lavoro, mentre l’Emilia Romagna con 22 infortuni mortali sul lavoro è al secondo posto nella non certo gratificante graduatoria del Paese precedendo il Piemonte (18), la Sicilia (17) e il Veneto con 15 morti sul lavoro.

Intanto in Friuli Venezia Giulia si contano 6 infortuni mortali, la maggior parte (4 su 6) registrati in provincia di Udine.

Mentre in Trentino Alto Adige è Bolzano ad emergere con 5 morti sul lavoro, tra le province più colpite dal dramma anche a livello nazionale dopo Milano (8 morti bianche in ambiente di lavoro ordinario), Torino e Bari (7), Roma e Bologna (6).

Ad indossare la maglia nera a Nordest insieme a Bolzano sono Udine e Venezia (4 decessi nel primo quadrimestre 2014), seguite da Treviso e Verona (3), Padova e Vicenza (2), Rovigo, Pordenone e Trieste (1). Mentre rimangono fuori dall’emergenza Belluno, Gorizia e Trento.

Il settore più a rischio per i lavoratori è quello delle attività manifatturiere (23,1 per cento delle vittime), seguito dai trasporti e magazzinaggi (11,5 per cento) e dalle costruzioni alla pari del commercio all’ingrosso e al dettaglio (7,7 per cento).

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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