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Anci e Acquabenecomune: no limitazioni patto di stabilità per i servizi pubblici locali

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 10 Luglio 2013 alle 18:40 | 0 commenti

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Anci e Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua - Si e’ svolto nei giorni scorsi un incontro tra il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e l' ANCI. E’ stata condivisa una posizione nettamente critica in merito al possibile assoggettamento al patto di stabilita’ delle aziende speciali e delle S.p.A. in house, previsto dall'art. 25 del decreto ‘Cresci Italia’ approvato nel gennaio 2012.

Previsione che dovra’ essere attuata pero’ attraverso l’emanazione di un decreto interministeriale di definizione delle modalita’ operative, ancora non emanato, rendendo di fatto poco praticabile la gestione in house. 

Il giudizio negativo su tale prospettiva, sia dell'ANCI che del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, prende spunto dalla consapevolezza che, l’attuazione di questo disegno avra’ conseguenze assai pesanti anche rispetto alla realizzazione degli investimenti dei servizi pubblici essenziali incluso il servizio idrico integrato, in quanto riduce fortemente la possibilita’ di una gestione industriale del servizio attenta alle esigenze delle comunita’ locali. Il provvedimento, se emanato, limiterebbe quindi l'autonomia degli Enti locali nella scelta delle forme di gestione, ancora una volta restringendo i principi comunitari e limitando il risultato del referendum del 2011, che consente la scelta della forma di gestione anche mediante enti di diritto pubblico, quali le aziende speciali.
Sulla base di tali considerazioni l'ANCI e il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua ritengono necessario che il Governo riconsideri la sua posizione in merito, e si dichiarano disponibili da subito alla auspicabile e necessaria condivisione delle eventuali opzioni alternative.

Leggi tutti gli articoli su: ANCI, patto di stabilità, AcquaBeneComune

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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