Alluvione: già una decina le case sfitte messe a disposizione degli sfollati
Martedi 9 Novembre 2010 alle 14:08 | 0 commenti
Giovanni Giuliari, Comune di Vicenza - Primi riscontri alla richiesta di case sfitte lanciata dall'assessore alla famiglia e alla pace, Giovanni Giuliari, per ospitare gli sfollati. In pochi giorni sono già state raccolte dal Comune una decina di offerte, di cui 3 in città : un bicamere e un tricamere arredati e un bicamere non arredato. Altri appartamenti sono stati offerti a Montecchio Maggiore, a Valdagno, a Cornedo Vicentino e un mini arredato a S. Pietro In Gù.
A questi si aggiungono altre due offerte di più difficile utilizzo, perché riguardano un appartamento a Torino e uno a Bologna.
Sarà l'agenzia comunale per la locazione, appena terminata la rilevazione dei bisogni, a far combaciare l'offerta con la domanda. Altre disponibilità possono comunque essere ancora segnalate utilizzando il modulo scaricabile dal sito www.comune.vicenza.it , che va inviato via e-mail a [email protected] o via fax allo 0444 221103.
Per informazioni: Agenzia comunale per la locazione, tel. 0444 221275, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12; martedì e giovedì anche dalle 14.30 alle 18.
Intanto sono 31, fa sapere il settore servizi sociali del Comune, le persone ospitate nelle strutture messe a disposizione dal Comune: 21 sono alloggiati all'hotel Boscolo, 1 all'IPark di Parco Città , 2 all'Ipab San Camillo e 1 alle suore Poverelle, 2 alla Casa San Raffaele, 4 all'hotel Adele. Di queste, 3 nuclei familiari, composti da 11 persone avranno bisogno di ospitalità per un periodo presumibilmente lungo.
Prosegue, intanto, il censimento dei bisogni delle famiglie alluvionate contattate dal gruppo di lavoro del settore servizi sociali. Delle quasi 2500 famiglie contattate tra le oltre 4000 alluvionate hanno risposto in 748, 320 delle quali non hanno manifestato problemi rilevanti. Chi ha avuto problemi segnala soprattutto cantine e scantinati allagati (193), danni alle automobili (55), agli arredi (46), agli impianti (30), agli elettrodomestici (30).
Per abbattere i tempi, il settore Servizi sociali rinnova l'invito a coloro che ancora non fossero stati contattati a telefonare personalmente al numero 0444 222580.
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