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All'udienza del processo Marlane Marzotto di venerdì 7 dicembre nessun "effetto Ilva"

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 9 Dicembre 2012 alle 00:20 | 0 commenti

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Sla Cobas Cosenza  -  Ulteriore udienza ieri 7 dicembre per il processo alla Marlane Marzotto di Praia a Mare, come al solito senza storia e senza sostanziali colpi di scena. Non c'è stato l'atteso "Effetto ILVA" che ci si attendeva, né il riscontro mediale che merita un processo penale di siffatta importanza; le 100 e più vittime della fabbrica lo meriterebbero e così gl'innumerevoli operai che in essa hanno contratto patologie di vario genere.

Ancora una volta era presente lo SLAI Cobas col coordinatore provinciale e coniuge, entrambi costantemente in prima linea e gerenti in solitudine dell'annosa vicenda, nonché referenti locali della prestigiosa organizzazione nazionale Medicina Democratica patrocinata dall'avvocato Natalia Branda. Abbiamo assistito ancora una volta a prevedibili prove testimoniali contraddittorie, separazione netta tra coloro che dalla Marzotto hanno ottenuto e chi invece, a fronte del salario, dalla fabbrica ha ricevuto sofferenze e morte. Tra i testi è stato ascoltato anche un ex infortunato grave, caso Thyssen in forma ridotta, anch'egli ustionatosi con olio incandescente fuoriuscito dalla caldaia per difettosità della valvola di non ritorno. Ovviamente levata di scudi dei difensori alle dichiarazioni dell' ispettore di polizia giudiziaria distaccato in fabbrica, pronti a mettere in atto le cavillosità concesse loro dal Codice di Procedura Penale e arginati a fatica ancora una volta dal presidente Domenico Introcaso. Triste la prova di due ex sindacalisti, per uno dei quali è stata avanzata addirittura l'ipotesi di querela per falso, mentre l'attesa convocazione di alcuni medici di base è stata rinviata ad altra data per carenza di tempo. Sul territorio intanto si fanno pressanti le istanze per la bonifica dei suoli e lo fanno sovente coloro che sapevano ed hanno taciuto fino a quando lo SLAI Cobas non ha fatto emergere le nefandezze delle quali la fabbrica praiese si era resa protagonista. Parlare di bonifica vuol dire togliere uno strato di oltre quattro metri per tutta l'area, depuratore comunale e case aziendali comprese, ovvero intervenire su un'areale di oltre dieci ettari trascurando fin quanto è possibile la fascia a mare. Sarebbe inaccettabile la bonifica "fai da te" già tentata dalla Marzotto, pur in assenza di qualsivoglia rivendicazione collettiva dei residenti, mentre sarebbe logico l'esproprio totale dell'area a fronte dei costi necessari difficilmente quantificabili; Regione, Provincia e Comune, ieri pronti a genuflettersi di fronte ai Marzotto ed oggi parte civile nel processo, dovrebbero sentire forte l'obbligo morale di attivarsi per fare propria tale rivendicazione.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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