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Allerta maltempo in sei comuni del vicentino. Ma è solo un'esercitazione

Di Matteo Moschini Mercoledi 25 Novembre 2015 alle 16:07 | 0 commenti

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Arriveranno bollettini meteo allarmanti, che dovrebbero spingere i sindaci ad attivare i COC (Centri Operativi Comunali entro la mattinata di domenica. Non è una previsione escatologica, ma quello che succederà per via di un'esercitazione organizzata e coordinata dalla Provincia di Vicenza. "Un'esercitazione che deve testare le capacità della catena di comando" spiega il presidente della Provincia Achille Variati, "e addestrare e verificare le competenze dei vari organismi comunali in situazione di emergenza". 

Saranno sei i comuni coinvolti, Vicenza, Dueville, Caldogno, Longare, Montegalda e Recoaro, affronteranno una piena del Bacchiglione accompagna a problemi idrogeologici nella zona dell'Agno (per quanto riguarda Recoaro).

Si tratta di un'esercitazione fuori dagli standard, prima e unica nel suo genere nella Provincia e in generale sul territorio nazionale. Non si tratta infatti tanto di simulare gli interventi, quanto di valutare le competenze dei sindaci e delle amministrazioni posti di fronte a un'emergenza. Nessuno sa allora "quel che accadrà" domenica, se non i coordinatori del progetto, che hanno pensato a varie problematiche che possono seguire alla piena del Bacchiglione, e che metteranno alla prova sindaci, COC e volontari da tutta la Provincia, che sono già stati allertati.
A "sorvegliare" i sindaci almeno 40 osservatori inviati dal Centro di Formazione di Protezione Civile di Longarone, che avranno il compito esplicito di non intervenire e di verbalizzare quel che accade.
Achille Variati: "L'intento non è ispettivo, ma collaborativo. Non 'bacchetteremo' i sindaci se non sono bravi, vogliamo solo verificare la loro preparazione farli sentire più sicuri. È una sorta di 'Risiko buono', dove non ci si diverte, ma si mettono alla prova le strategie per la messa in sicurezza della vita dei cittadini."

 

Altri dettagli nel comunicato della Provincia:

Torna l'alluvione. Tranquilli, è solo un'esercitazione della Protezione Civile, ma la simulazione che si terrà domenica 29 novembre sotto l'acronimo RAB (Recoaro, Agno, Bacchiglione) riproporrà in tutto e per tutto l'evento calamitoso del novembre 2010, tenendo conto – e non è certo un'inezia – di tutti gli interventi di difesa del suolo e di ripristino effettuati in questi 5 anni.

“Sarà una simulazione di emergenza – sottolinea il Presidente della Provincia Achille Variati – che non a caso cade nel quinto anniversario di quell'Ognissanti indimenticabile per la comunità vicentina. Giorni terribili il cui ricordo ci ha spinto a verificare la capacità tecnico operativa del sistema provinciale di Vicenza di rispondere ad una emergenza diffusa generata da una grande piovosità. Per questo abbiamo deciso che gli scenari saranno coperti, ovvero gli elementi non saranno resi noti in questi giorni ma saranno dettati via via dalla Provincia che comunicherà ai COC, Centri Operativi Comunali, le situazioni di emergenza da affrontare, sito per sito, da parte di ciascun Comune. Il copione è dunque segreto, noto solo a chi coordina l'evento, per garantire la massima verosimiglianza con le emergenze del territorio”.

Insomma, non sarà una passerella ma una vera e propria domenica di fuoco, che avrà come fulcro la simulazione dell'esondazione del Bacchiglione in vari punti e il determinarsi di frane nelle zone montane e collinari. “Due le fattispecie di rischio – spiega la funzionaria della protezione civile della Provincia Chiara Garbin – quello idrogeologico e quello idraulico. L'esercitazione sarà preceduta, a partire da giovedì, dall'invio di bollettini meteo Arpav che determineranno l'evolversi della situazione meteorologica. Si lavorerà sia per posti di comando, per testare i Piani di Emergenza Comunali e provare il coordinamento tra istituzioni, sia con azioni sul territorio, per l'addestramento dei volontari e per omogeneizzare le procedure tra le varie organizzazioni”.

Parte attiva della giornata saranno la Prefettura, le Forze dell'Ordine, la Regione Veneto, la Provincia di Vicenza, i Comuni di Vicenza, Caldogno, Dueville, Longare, Montegalda, Recoaro Terme, le Autorità di Bacino, l'Arpav, il Genio Civile, i Consorzi di Bonifica “Alta Pianura Veneta” e “Brenta”, Ulss, e Suem 118.

“E' un test importante anche per noi -afferma il Viceprefetto Patrizia Russo, dirigente del settore Protezione Civile- per questo tutte le forze dell'ordine hanno aderito con entusiasmo, ben consapevoli che sia fondamentale mettersi alla prova e coordinarsi “in tempo di pace” per reagire con prontezza ed efficacia in caso di emergenza”.

Oltre 200 i volontari di protezione civile pronti ad intervenire, più una sessantina di radioamatori.

Nessun cittadino, invece, sarà coinvolto. Non saranno quindi attivati sistemi di allarme della popolazione, né avvisi di emergenza. “Unica precauzione -chiarisce la Garbin- che siano a conoscenza dell'esercitazione, per evitare allarmismi al passaggio dei mezzi di emergenza e di soccorso.”

Saranno presenti, per finire, anche 40 osservatori del Centro Regionale di Formazione di Protezione Civile, suddivisi tra i vari Coc. A loro il compito di verbalizzare azioni e reazioni, tempi e procedure, che saranno alla base del confronto post esercitazione e offriranno utili spunti di confronto.   

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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