Allarme siccità nel Vicentino. In crisi uva, mais e soia
Martedi 23 Agosto 2011 alle 18:26 | 0 commenti
Coldiretti Vicenza - Coldiretti lancia l'allarme siccità . "Il mondo agricolo in generale sta vivendo un periodo particolarmente difficile - spiega il presidente provinciale Coldiretti, Diego Meggiolaro - e dal quale sarà certamente difficile uscire senza danni rilevanti, sebbene non quantificabili prima della conclusione del raccolto". Parole che non lasciano spazio a grandi speranze, che fanno comprendere tutta la difficoltà che il mondo agricolo sta attraversando in questo momento, proprio nel periodo dell'anno in cui, invece, si dovrebbero raccogliere i frutti del duro lavoro condotto con sacrifici e fatiche per un'intera stagione.
"Il 2011 è stato un anno di difficoltà - prosegue il presidente Diego Meggiolaro - ricordiamo, infatti, che dopo l'alluvione del novembre 2010 ce n'è stata una più recente, sebbene di minor impatto, il 17 marzo scorso, con danni comunque importanti. Sono seguiti due mesi di grande calore ed oggi, proprio nel momento in cui le colture dovrebbero ultimare la maturazione ed essere raccolte, si presenza questo clima dalle temperature elevate e dal forte tasso di umidità , che non favorisce di certo il lavoro e, soprattutto, il compimento dell'ultima fase di maturazione dei prodotti". A rischio in particolare mais e soia, ma anche l'uva, che se continuano queste giornate di grande afa vedranno una produzione decisamente diversa rispetto alle aspettative di abbondanza che erano state ipotizzate sino a poche settimane fa. Lo stress idrico, evidentemente, è più avvertito nelle zone collinari, dove l'approvvigionamento d'acqua risulta più difficile. "Stagione difficile - sottolinea il presidente provinciale Coldiretti di Vicenza - perché dopo la difficile stagione per il frumento ora c'è il rischio che questo clima produca su mais e soia un devastante effetto cottura, come se gli stessi chicchi fossero introdotti in microonde e, di conseguenza, privati di proteine e di farina". Rispetto alle previsioni, dunque, la vendemmia potrebbe non essere così straordinaria come si ipotizzava e le stesse produzioni di mais e soia potrebbero risentirne pesantemente.
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