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Alessandra Moretti affiancata alle pornostar, bufera sulla Lega Nord
Martedi 31 Marzo 2015 alle 09:31 | 0 commenti
Secondo il rettore Nicola Sartor, Luca Morisi ha danneggiato la reputazione dell’Università di Verona e violato «il Codice Etico di Ateneo che ogni docente, anche se soltanto nel ruolo di professore a contratto, è tenuto a conoscere e rispettare». In particolare, all’articolo 2, è stabilito che «le persone che lavorano e studiano presso l’Università si impegnano a rispettare i valori legati alla dignità e alla promozione della persona».
Morisi all’Università tiene un laboratorio di Informatica Filosofica ma è, soprattutto, il consulente per i social network del segretario della Lega Nord Matteo Salvini, ora «in prestito» a Luca Zaia per la sua campagna elettorale. Sabato, sulla sua pagina Facebook, Morisi ha pubblicato una fotografia di un manifesto di Alessandra Moretti finito attaccato a fianco di quello di uno spettacolo hard con tre pornostar, corredato di un malizioso commento: «Simmetrie involontarie (#scelgozaia)». Il post ha generato una marea montante di reazioni da parte di esponenti del Pd. A dettare la linea, tra i primi, Francesco Nicodemo, nel team della comunicazione di Matteo Renzi: contro la Moretti «continua la campagna sessista della Lega», ha twittato. Subito dopo la deputata veronese Alessia Rotta, responsabile comunicazione nella segreteria del Pd che si è chiesta, sempre su Twitter, se la «campagna sessista dello spin doctor» di Salvini ha l’approvazione di Zaia. A ruota tutti gli altri, a partire dal segretario del Pd veneto Roger De Menech: «La cultura leghista spaventa ogni giorno di più le donne venete. Di questo passo presto o tardi la Lega proporrà l’obbligo di velo per le donne: Zaia chieda scusa per i continui attacchi sessisti ad Alessandra Moretti da parte della Lega». Anche all’interno dell’Università di Verona il post di Morisi non era passato inosservato. Domenico Francullo, presidente dell’Esu, ha fatto appello al rettore perché Morisi venga allontanato, «per non far fare brutte figure all’ateneo scaligero». Francullo, va ricordato, è un sostenitore dichiarato di Flavio Tosi. Ha parlato di «esplicito sessismo» la professoressa Olivia Guaraldo, che insegna filosofia nello stesso dipartimento di Morisi, che è un professore a contratto e quindi non parte dello staff «stabile» dell’Università . «Se fossimo negli Stati Uniti - le sue parole riportate dal giornale di ateneo Pass Magazine - tutte le studentesse femmine, bocciate da lui, potrebbero fare ricorso in quanto è da considerarsi non imparziale». Il rettore Sartor ha dovuto così prendere atto del «sentimento di indignazione, espressomi da più parti, per il contenuto sessista del post pubblicato di recente da Luca Morisi», rilevando «con dispiacere che tale comportamento reca danno alla reputazione dell’Università di Verona». Da Morisi, al momento, nessuna replica né commento. Il Corriere di Verona lo ha cercato al telefono e contattato su Facebook, senza ricevere risposta. Sui suoi profili Facebook e Twitter nessun accenno all’«incidente» con la Moretti, ma solo una serie ininterrotta di post su Salvini e Zaia. Non è ancora chiaro ora se l’accusa di aver violato il codice etico dell’Ateneo abbia conseguenze immediate per il lavoro di Morisi all’Università . Della questione verranno investiti, nei prossimi giorni, gli organi competenti, a partire dal comitato etico dell’Ateneo.
di Alessio Corazza dal Corriere del Veneto
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