Alberto Filippi a tutto campo: tratterà con Zaia e intanto difende anche le partite Iva
Mercoledi 22 Ottobre 2014 alle 15:33 | 0 commenti
Fa una serie di salti di qualità in FdI AN Alberto Filippi, ex parlamentare sia alla Camera dei Deputati che in Senato per la Lega Nord, da cui è uscito per una serie di faide interne, che a sua detta hanno coivolto anche i suoi interessi imprenditoriali, ma giusto in tempo per non vivere direttamente il cataclisma, legale e/o politico, che poi si è abbattuto su molti dei suoi detrattori.
«Cataclisma che, comunque - continua Filippi -, mi addolora ancora oggi per i tanti elettori e militanti che, come me, hanno creduto in ideali che trovo tuttora vailidi e che cercherò di innestare, ove non fossero già vivi, nella formazione di Giorgia Meloni a livello nazionale e di Sergio Berlato, leader locale e non solo, che ha accolto il mio contributo di idee e di volontà di fare.».
Volontà di fare che si è già tradotta in una serie di incarichi per l'ancora giovane manager-politico vicentino in una struttura che sta provando a radicarsi nel Paese, in Regione e in provincia come riferimento per la destra «senza false ipocrisie sulle terminologie e sulle ideologie - come ha detto più volte Berlato con Filippi pronto a confermare-. Ipocrisia il cui eccesso per le terminologie moderate che accompagnano sempre il nome destra con "centro" e per le ideologie annullate e appiattite nella ricerca del consenso a tutti i costi e senza basi ideali è alla base della crisi attuale del Paese che è anche e soprattutto crisi di cultura politica.»,
Alberto Filippi, quindi, ci tiene a far sapere ai nuovi compagni di percorso («beh, insomma compagni usiamolo come termine tecnico questa volta e non ... ideologico») che, oltre che Membro della direzione nazionale del partito e, quindi anche, di quella regionale e del coordinamento provinciale, ha ottenuto la "delega regionale" per i rapporti con le categorie economiche, il mondo del lavoro e il mondo delle partecipate con tutti le possibili interazioni con il sitema bancario.
Ma, e qui forse c'è anche una sua prima rivincita sui vecchi leghisti «ora estinti o in via di estinzione», affonda la lama dal suo ufficio di Unichimica a Torri di Quartesolo, Alberto Filippi è ora anche uno dei cinque componenti delegati ad andare a trattare per le elezioni regionali con le altre forze politiche, in primis con Luca Zaia, di fatto per lo stesso ex parlamentare «esponente di spicco della nuova Lega, col quale ho rapporti non datati e che avrò il piacere di incontrare per studiare e fissare le strategie comuni per le regionali del 2015.».
Tra gli incaricati a quest'ultimo compito per il Vicentino c'è, ovviamente, anche Sergio Berlato, che oltre ad essere ovviamente presente in direzione nazionale a conferma di un buon peso di Vicenza nella formazione di Meloni, La Russa, Crosetto, Alemanno..., fa arrivare a due i membri vicentini sui cinque complessivi della commissione che si occuperà di regionali per Fdi AN. Â
«All'interno dell'incarico circa i rapporti con i vari mondi economici - ci dice convinto e battagliero Filippi - l'idea è quella di appaltare dei sondaggi e intervistare le partite Iva affinchè ci diano le loro impressioni non circa le banche considerate in generale ma facendo nomi e cognomi in modo da avere una classifica e una specie di pagella, di rating sul vari istituti di credito veneti.»
Su questo argomento è annunciata una conferenza stampa ad hoc insieme a Raffaele Speranzon, che questa delega la possiede a livello nazionale, conferenza in cui i due insieme spiegheranno le domande del sondaggio e quali saranno le mosse conseguenti alle indicazioni che ne arriveranno.
Sondaggi, quindi, a go go anche in FdI AN, anche se quelli che diventeranno sempre più caldi nei prossimi mesi saranno relativi alle consultazioni e all'architettura degli accordi tra Zaia e le liste che lo appoggeranno: «l'attuale governatore sulla carta ha uno svantaggio mediatico per un periodo di non interferenza tra ruolo istituzionale e campagna per la nuova leadership regionale. Ma i confronti (liti?) nel PD per individuare il suo avversario per il centro sinistra stanno riducendo questio svantaggio temporale a favore del presidente che anche FdI AN appoggerà fatte salve le condizionic he dovremo trattare», commenta un Filippi che, vi confessiamo, da un po' di tempo troviamo meno "guascone" o "protagonista" di quando indossava, anche esternamente, il fazzoletto verde.
Effetto dell'età o dello stile di sobra aggressività dettato dai "vecchi" AN come la giovane pasionaria Giorgia Meloni, solo 37 anni ma tante battaglie all'attivo oltre che tanta vecchia scuola politica, e il solo cinquantacinquenne Berlato, politico di lungo corso ma pronto a non mollare dopo le rappresaglie subite nel Pdl e le successive sue vittorie morali contro il sistema galan Sartori?
«Ora sono concentrato nel consolidare la mia attività imprenditoriale, dopo gli attacchi subiti, per cui mi piace limitarmi a fare da spalla al meglio e lealmente a Sergio e al partito, aiutando anche, grazie ai miei ruoli direttivi, gli elettori ad avere buoni candidati in regione e le partite Iva a non essere strozzate. Per nuove vetrine elettorali cosa dire? Ho solo quarantotto anni e di tempo, oltre che di esperienza, ne ho. In futuro».Â
Filippi dixit.
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