AIM stacca la luce ad Anna Serra perchè è povera: solidarietà di Rifondazione comunista
Venerdi 16 Dicembre 2011 alle 18:25 | 3 commenti
Riceviamo da Irene Rui e Guido Zentile e pubblichiamo.
Anna Serra di Vicenza ha 81 anni da anni paga il servizio elettrico all'AIM e altre bollette rateizzandole; pur pagando l'AIM ha deciso di tagliarle in modo illegittimo, l'energia elettrica. La denuncia della signora Anna è apparsa su "Il Giornale di Vicenza" del 16 dicembre a cura di Chiara Roverotto. La Signora Anna, non ci potrà probabilmente leggere, ma ha tutta la nostra solidarietà - per quel che può contare - e di Rifondazione Comunista poiché non è ammissibile che un servizio considerato oggi necessario, soprattutto per una persona anziana, sia tagliato solo per semplici calcoli di profitto (foto d'archivio).
Si chiede ai signori dell'AIM come pensano di considerare rate da 295 euro, una modica cifra mensile dal momento che la signora percepisce una pensione di 900 euro lordi al mese. Un assegno che, unito alla sua modesta abitazione, le fa superare il reddito previsto dai parametri irreali dell'ISEE. E' quindi considerata benestante anche se vive sotto la soglia della povertà .
Quante sono purtroppo le persone che come Anna non rientrano nelle categorie protette dai servizi sociali proprio perché il loro reddito ISEE è considerato alto?
Ma non è questo il punto. La questione è che ad AIM non interessano i problemi delle tante Anna e tanti Mario, ma di far quadrare i conti. E pur essendo Anna per legge pagante e in regola, le stacca illegittimamente la corrente, poiché non versa la cifra pattuita. Purtroppo lor signori, visti poi i loro lauti introiti, non sanno che significa vivere con meno di 900 euro al mese.
E' da chiedersi come AIM agirà , quando un domani, causa crisi, diverse famiglie si troveranno nella situazione della signora Anna: chiuderà i servizi a tutti? O spingerà le famiglie a chiedere prestiti a finanziarie con tassi usurai per rientri con bollette che sono un cappio al collo. Perché 300 euro al mese per una famiglia proletaria di due persone a mono reddito lo sono. Queste famiglie non rientrano nei parametri ISEE, e non sono quindi seguite dall'assistenza sociale, ma non rientrano nemmeno, da quanto sembra, nei parametri Caritas e perciò non possono chiedere finanziamenti.
l?allegato ordine del giorno che prevede semplicemente di aiutare quelle famiglie e/o persone sole in effettiva difficoltà economica di poter pagare le bollette AIM con dilazioni compatibili con le loro possibilità economiche, ma senza mai ferire la loro dignità di persone.
CONSIGLIO COMUNALE DI VICENZA
Odg all?oggetto: Bilancio Aim
Tutelare i cittadini meno abbienti
evitando rateizzazioni troppo onerose
Considerato che:
? la grave crisi economica in atto ha duramente colpito molte famiglie residenti anche nel nostro Comune;
? di conseguenza, tali famiglie si trovano in forte difficoltà nel fronteggiare regolarmente le scadenze di pagamento di bollette relative a servizi pubblici;
? inoltre, il numero dei soggetti assillati da tale problematica è destinato ad aumentare perché i prezzi dei consumi di luce e gas non sono certo in diminuzione e costituiscono una parte importante dei bilanci familiari;
??si ritiene indispensabile aiutare queste fasce di cittadini residenti a Vicenza mettendole in condizione di far fronte a questa difficile situazione con la predisposizione di un piano di rientro personalizzato, attraverso rateizzazioni del debito adeguate al reddito familiare.
Tutto ciò premesso,
il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta
a invitare AIM spa, per quanto possibile, a creare un apposito piano di rientro del debito contratto per i nuclei familiari che versano in momentanea difficoltà nel pagamento delle bollette per i consumi di acqua, gas, luce. Tale piano dovrà prevedere rientri diversificati e personalizzati a seconda del reddito familiare.
Vicenza, 22 luglio 2011
Consiglieri comunali
Sandro Guaiti - Silvano Sgreva
Chiedo al Sindaco il rispetto dell?ordine del giorno votato. Inoltre chiedo di ridurre i compensi dei dirigenti e direttori e segretari generali anche delle municipalizzate del 10% assumendosi le responsabilità politiche.
E' chiaro che quello di Dirigente è un ruolo di grande responsabilità che richiede competenze altamente specializzate e, pertanto, merita una congrua remunerazione ma è anche vero che gode di una quantità di benefici che vanno oltre il minimo stipendio tabellare, legati come sono a varie situazioni come posizione, risultato e altri incarichi che, al giorno d'oggi, pongono effettivamente alcuni dubbi di opportunità. E questi dubbi non sono di natura "legale" quanto, piuttosto, di natura etica. Premesso che la necessità di fare sacrifici è evidente, mi chiedo che senso abbia oggi, tanto per fare un esempio, la indennità di risultato corrisposta ad un Dirigente il cui compito, già remunerato adeguatamente, è quello di condurre con efficacia, efficienza e diligenza i propri uffici"
Con tale risparmi creare un fondo per aiutare le famiglie/persone in difficoltà.
Infine, lei parla di personalizzare i piani di rientro. Alla signora serra quale piano sarebbe andato bene? Quello di pagare quando voleva? O lei sta chiedendo un piano personalizzato per ogni utente? O meglio ancora, preferirebbe accordi verbali (come chiedeva la signora in questione) tra gli impiegati di Aim e i clienti, più o meno trasparenti o su misura a vantaggio possibilmente degli amici e dei parenti?
Un consiglio signor consigliere Guaiti, mi permetto di darle: non faccia demagogia instillando il principio che tutto ci sia dovuto gratis. Prima o poi i conti qualcuno li deve pagare. E noi ora stiamo pagando i conti dellle scelte dissennate della sua generazione, consigliere Guaiti, che mandava in pensione la gente a 45 anni e che ora noi dobbiamo mantenere x altri 45 anni (lei mi pare sia stato un dipendente comunale, e abbia fatto pure il sindacalista). Noi per i nostri figli non vogliamo fare altrettanto, caro consigliere del PD.
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