AIM Mobilità come Fiat, Usb: 144 sì a tagli per accordo, ma sono 109 gli assenti e gli astenuti
Giovedi 25 Ottobre 2012 alle 20:37 | 0 commenti
 
				
		Germano Raniero, Usb Vicenza - Come alla FIAT anche in AIM Mobilità i dipendenti votano a maggioranza il taglio della loro retribuzione. Si è concluso oggi il referendum indetto da Filt Cgil, Uiltrasporti, Fit Cisl per far esprimere i 246 dipendenti dell'AIM Mobilità . Ecco i risultati: aventi diritto 246; votanti 202; hanno votato SI 144; hanno votato NO 58; bianche 3; Nulle 4; non votanti 44.
Dunque stando ai risultati comunicati dagli scrutatorti, tutti apertamente schierati per il SI, l'ipotesi firmata nei giorni scorsi tra AIM Mobilità e Sindacati che prevede un taglio di 1000 euro di stipendio all'anno,  il congelamento del pagamento di  16 giorni  di  riposi  aggiuntivi previsti dagli accordi degli anni scorsi, altri 1000 euro ma questi solo per i vecchi assunti; stando ai risultati  resi noti la grande maggioranza dei lavoratori ha approvato questo accordo.
USB è stato l'unico sindacato ad opporsi a questo accordo invitando apertamente a non votare o votare NO; 58 NO,  44 che non hanno votato e 7 tra nulle e bianche portano ad un totale di 109 lavoratori che non hanno approvato questo accordo.
E' stato un voto che non ha visto la presenza nel seggio dei comitati per il no; è stato un voto  su una ipotesi non chiara rispetto ai giorni dei riposi congelati e che metteva di fatto  i vecchi contro i giovani, ovvero questo accordo prevede non che i giovani acquisiscano i diritti conquistati dai vecchi ma il contrario, che i vecchi perdano i diritti acquisiti.
Un accordo che pesa nei rapporti sindacali e nelle tasche dei dipendenti  AIM mobilità per il presente e per il futuro.
Noi non  ci consoliamo nell'affermare che un centinaio di lavoratori non è d'accordo  ma prendiamo atto che il ricatto occupazionale e la minaccia di portare i libri in tribunale, se l'accordo non passava, hanno per l'ennesima volta ricattato i lavoratori che sono gli unici sconfitti.
La strada per il riscatto dei lavoratori è ancora lunga ma USB intende percorrerla tutta.
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