Aim, Ftv, Trenitalia: sciopero il 31 marzo e il 1° aprile
Mercoledi 30 Marzo 2011 alle 23:31 | 0 commenti
Massimo D'angelo , Filt Cgil Vicenza  -  I lavoratori del trasporto pubblico locale e delle attività ferroviarie scioperano giovedì 31 marzo e venerdì 1° aprile. Contro i tagli e per il rinnovo contrattuale scaduto da oltre due anni manifestazione a Vicenza il 31 marzo con concentramento alle ore 9,00 davanti la stazione ferroviaria (e presidio in prefettura).
La giunta della Regione Veneto ha approvato il bilancio con un drastico taglio dell' 11% ai contributi previsti per il trasporto pubblico locale che nella pratica potrebbero concretizzarsi in una rilevante riduzione del servizio offerto all'utenza in termini quantitativi e qualitativi, con conseguente significativo aumento delle tariffe e perdita di posti di lavoro.
La Filt Cgil di Vicenza ribadisce l'assoluta contrarietà ad interventi che possano mettere in discussione l'occupazione, ritenendo indispensabile l'istituzione di un tavolo Provinciale con le istituzioni locali, le imprese, le associazioni di rappresentanza degli utenti e le organizzazioni sindacali per definire le modalità politico operative delle misure da assumere.
Noi siamo a protestare per la difesa del trasporto pubblico locale quale servizio sociale e diritto universale di tutti i cittadini utenti.
Nel condannare la politica miope di qualche Amministratore locale che ha già decretato il futuro della mobilità " ai tagli si risponde con i tagli delle corse mattutine e serali", siamo a proporre:
La disponibilità a garantire da parte degli enti pubblici proprietarie delle aziende di trasporto del Vicentino (AIM FTV TRENITALIA) nell'assestamenti dei bilanci nuove e ulteriori risorse per contenere i danni che potrebbero determinare i tagli.
Bisogna superare la politica dell'orticello di casa e favorire le fusioni delle Società di trasporto della Provincia di Vicenza, alfine di recuperare gli sprechi che gli "spezzamenti" comportano, quali ad esempio migliaia di chilometri di sovrapposizioni.
Iniziare a praticare una coraggiosa politica, fatta di scelte che vanno nella direzione di incentivare il trasporto pubblico, quali tariffe mirate ad attrarre utenza negli orari di "morbida", più corsie preferenziali che porterebbero all'aumento della velocità commerciale, parcheggi scambiatori.
Nella pratica bisogna istituire un chiaro patto di cittadinanza attiva con gli utenti del servizio.
Solo attraverso la pratica di queste politiche riusciremo a salvare il lavoro alle maestranze, la qualità del servizio, la sicurezza e il diritto alla mobilità , particolarmente a quei cittadini che nel contesto di questa grave crisi economica sono costretti ad usare il mezzo pubblico per motivi di lavoro o di studio.
In questo modo potremmo venire incontro alle richieste degli studenti che chiedono l'abbassamento delle tariffe degli abbonamenti (i più cari della Regione Veneto) e alle richieste dei lavoratori autoferrotranvieri che da anni ormai chiedono l'aumento dei salari, principalmente per i lavoratori neo assunti di AIM e FTV che percepiscono appena mille euro al mese.
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