Aim con Ava e Etra nei rifiuti urbani, Raimondo: sarebbe una importante novità
Mercoledi 5 Febbraio 2014 alle 21:16 | 0 commenti
Riceviamo da Giuliano Raimondo, già Coordinatore Servizi Pubblici Locali CGIL Vicenza, e pubblichiamo
Egregio direttore, apprendiamo che, dopo Viveracqua, anche sui rifiuti urbani sembra stia per sorgere qualcosa di nuovo. Qualcosa che va oltre il chiacchiericcio campanilistico/politichese. Si tratterebbe, come si apprende dalla stampa, dell'ipotesi di aggregazione tra Aim, Ava e Etra sul campo dei rifiuti urbani.
In attesa di conoscere il piano industriale di aggregazione, comunque si tratterebbe di una importante novità la quale, se non verrà ostacolata, potrebbe generare alcuni risultati positivi. Risultati come Viveracqua, quale prodotto delle volontà di ben 10 società del servizio idrico integrato del Veneto (manca solo la Medio Chiampo). Viveracqua produce utili risultati variabili (tra tutti gestori e o parte di essi a seconda degli obiettivi) i quali non presuppongono, per quanto è dato da conoscere, obiettivi di fusioni tra gestori, anche se, per dirla in breve, per l'area vicentina della concia, non ha economicamente senso la presenza di più gestori. Ma rispetto al servizio idrico integrato, le difficoltà sul problema rifiuti urbani sono maggiori in quanto, per la loro lavorazione e smaltimento finale il percorso è molto più impegnativo in quanto dipendente dal tipo di processo di trattamento. Ossia, dal loro impatto sull'ambiente inteso come comunità di persone, fauna, flora e risorse naturali. Infatti, se il rifiuto viene preselezionato affinché una sua preponderante parte venga riutilizzata cosa diversa è se lo stesso viene trattato tutto con il sistema termico per poi conferire le ceneri in discarica. Rammento che sul trattamento termico dei rifiuti le valutazioni finali sono sospese anche perché, tra gli scienziati i pareri sono molto discordi. In particolare per quello che esce dalle ciminiere dei cosiddetti termovalorizzatori. Comunque permane, considerato cosa si raccoglie dalle famiglie, il problema che sta a monte del ciclo dei rifiuti civili. Ossia, quello della produzione di contenitori per i prodotti liquidi e di "carte" per quelli alimentari. Così come permane il problema di trovare, tra i rifiuti urbani, prodotti come le medicine e altro che, se bruciato, può produrre pericolose reazioni chimiche. Personalmente ritengo comunque importante che Aim, Ava e Etra si aggreghino per razionalizzare costi tramite tutte le sinergie possibili. E questo si può, come potrebbero trovare sinergie Aim, Ava, Etra e Viveracqua anche per quanto concerne il trattamento finale dei fanghi provenienti dai depuratori per fluidi civili, ossia, fluidi non industriali.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.