Aim bonifiche, i lavoratori rimangono a Marghera: ma faranno cassa integrazione
Mercoledi 27 Marzo 2013 alle 11:30 | 0 commenti
Per la vicenda Aim Bonifiche viene meno lo spettro del licenziamento in tronco per i lavoratori della piattaforma di Marghera. San Biagio, in accordo con la Filctem-Cgil di Venezia, ha acconsentito ad accordare alle maestranze la cassa integrazione ordinaria, anche in ragione del fatto che nel sito lagunare c'è ancora parecchio lavoro da sbrigare pur nell'ottica di una probabile dismissione futura dello stesso.
Era il 5 marzo quando una delegazione di lavoratori e sindacalisti accompagnata da Davide Camuccio (responsabile organizzativo per il Veneziano di Filctem-Cgil) aveva incontrato il democratico Achille Variati, il quale nella veste di primo cittadino di Vicenza ed azionista unico pro tempore di Aim era stato messo a parte del problema. Le condizioni dell'inserimento dei tre lavoratori nell'organico vicentino della multiservizi berica non aveva convinto il sindacato. Il quale aveva avanzato alcune proposte migliorative. In subordine era stata valutata anche l'opzione di una cassa integrazione ordinaria «che alla fine è stata il punto di arrivo di una mediazione già in essere» spiega Camuccio che stamani ha comunicato ai vertici della sua categoria i dettagli dell'esito della trattativa sindacale in terra berica. Più concretamente i lavoratori di Marghera (in foto lo stabilimento) saranno impiegati per diverse ore con le loro abituali mansioni e per il resto usufruiranno degli ammortizzatori concessi dalla legge ma rimanendo assunti da Aim bonifiche. «Ovviamente - conclude Camuccio - nessuno fa i salti di gioia. Sappiamo la durezza della crisi in essere. Sappiamo che in una ottica futura si prevede la dismissione del sito; ma quanto meno sono state scongiurate due opzioni iniziali, licenziamento o dislocamento a Vicenza a condizioni difficilissime, per noi non sostenibili. E della volontà di tenere un canale sempre aperto, anche in momenti non facili, diamo atto all'azienda».
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