Aim bonifiche, Cgil contro Colla e Meridio contro Variati
Martedi 19 Febbraio 2013 alle 15:21 | 0 commenti
«Potrebbero essere riutilizzati e formati per installare impianti fotovoltaici». Era un destino di salvezza sul piano occupazionale quello che il presidente di Aim holding Paolo Colla sul GdV del 9 novembre 2012 a pagina 25 prevedeva per sette dipendenti di Aim bonifiche, maestranze in forza al sito di Marghera, un sito al centro di una complicatissima vicenda giudiziaria ancora in essere.
Oggi però è arrivata la doccia fredda della Cgil veneziana che senza mezzi termini accusa Colla di avere cucinato una polpetta avvelenata. Una pietanza pensata per quietare, almeno in prima battuta, i timori dei lavoratori in cassa integrazione salvo poi passare, questa è la tesi del sindacato, ad una vera e propria «minaccia» di licenziamento se gli stessi lavoratori non accetteranno una sorta di demansionamento che dovrebbe garantire loro il posto.
La Cgil-Filctem non ci sta e dà ad intendere che i lavoratori siano stati messi di fronte al fatto compiuto nell'ambito di una sorta di ricatto sul piano occupazionale.
Immediata è la reazione sul piano politico. Gerardo Meridio, consigliere comunale in forza al gruppo del Pdl, ma candidato sindaco con il movimento Mir, attacca ad alzo zero: «Evidentemente è finito l'idillio tra un certo mondo sindacale e Colla. Il quale null'altro è che il paravento del sindaco vicentino, il democratico Achille Variati». Poi un altro affondo diretto ad Aim nonché al primo cittadino (in foto): «Vorrei tanto sapere, coi lavoratori in cassa integrazione, quanto percepisce, magari l'emolumento pieno, l'amministratore unico di Aim bonifiche Lavinia Magaraggia, che mi pare, non rischi il suo posto come gli operai della srl che amministra».
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