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AIM Ambiente: Vicenza decima città italiana per raccolta di lampadine esauste

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 20 Agosto 2015 alle 14:16 | 0 commenti

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Vicenza decima città italiana per raccolta e smaltimento differenziato di lampadine esauste. Il risultato è certificato dal Consorzio nazionale Ecolamp che nel primo semestre 2015 ne ha raccolte in tutta Italia 1.116 tonnellate. Milano si classifica al primo posto per quantità con un totale di 108.729 chilogrammi, mentre Roma si piazza al secondo posto nella classifica generale tra le provincie più riciclone d'Italia avendone smaltite 68.157 chilogrammi. 

Segue Torino (54.812 kg), Bergamo (43.254 kg), Lecco (42.106 kg), Venezia (41.563 kg), Treviso (36.416 kg), Trento (32.599 kg), Monza e Brianza (31.041 kg). Vicenza conquista l'ambito decimo posto assoluto a livello nazionale con 29.634 chilogrammi di lampadine esauste raccolte e differenziate presso le proprie riciclerie di via De Faveri, via delle Fornaci, via Venier.
Le lampadine a basso consumo e con il tubo di vetro, infatti, rappresentano un prodotto complesso da riciclare in quanto contengono parti elettroniche e metalliche, oltre che plastiche. Per questo motivo, non vanno gettate nei cassonetti del secco o del vetro, ma portate nelle riciclerie che successivamente le avviano al Consorzio il quale, a sua volta, si occupa del corretto smaltimento attraverso aziende specializzate. Le tradizionali lampadine ad incandescenza, invece, vanno gettate nel rifiuto secco.
A livello regionale, sempre secondo i dati disponibili sul sito del Consorzio che si occupa della raccolta e del riciclo delle apparecchiature di illuminazione giunte a fine vita, prima classificata è la Lombardia (321.999 kg), secondo il Veneto (142.710 kg) e terzo il Piemonte (99.625 kg). Chiudono la graduatoria la Sicilia, con un nono posto (41.401 kg) e la Puglia decima con 33.227

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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