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Ad Achille Variati difettano la conoscenza e l'applicazione della "trasparenza". E allora per UPI firma protocollo d'intesa "anticorruzione" con ignaro presidente ANAC Raffaele Cantone

Di Pietro Cotròn Sabato 1 Aprile 2017 alle 22:12 | 0 commenti

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La gestione dell'amministrazione cittadina e territoriale di Achille Variati "zoppica" notoriamente e da sempre sulla trasparenza. È di oggi il caso Aim, sono note le accuse di Roberto Cattaneo sulle nebbie in provincia, che è stata per alrro promossa come stazione unica appaltante,sono atavici i suoi silenzi sul disastro BPVi e sulle complicità del sistema politico che ha lui come massimo e onnipresente riferimento, è imbarazzante la sua posizione sul caso Borgo Berga silenziata col mettere in malattia il muto dg Antonio Bortoli, pagato dai contribuenti e senza verifiche previdenziali sulla sua reale impossibilità a lavorare se non all'occulamento delle corresponsabilità di Palazzo Trissino per la tolleranza dei suoi silenzi con i pm, è clamorosa l'esclusione della stampa dall'incontro delle associazioni con gli organi Unesco e fa un sordo rumore la continua e prolungata assenza di risposte del plenipotenziario vicentino alla stampa che non si inchini al suo passaggio e non faccia da eco deferente ai suoi proclami.

Potremmo continuare all'infinito sull'ignoranza da parte del "boss" Variati del significato vero, e non mediatico, della parola "trasparenza".

Eppure l'uomo dalla penna adusa alle telecamere e alle fotocamere, ma, nei fatti, con "inchiostro simpatico" per gli impegni che sottoscrive, oggi ha "coinvolto" nella sua recita politica anche il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, a cui, impegnato com'è sul fronte dell'anticorruzione, nessuno ha riferito dell'aria omertosa e silenziatrice che si respira a Vicenza, contribuendo al superamento quotidiano dei valori consentiti di PM10 (Povertà Morale alla decima potenza) e che, prima o poi, potrebbe rimproverarsi di aver firmato con Variati, che ha tirato fuori una delle sue quattro penne simpatiche, quella da presidente dell'UPI, un "protocollo d'intesa per promuovere un'azione coordinata sui temi della lotta alla corruzione, dell'integrità, della trasparenza e dell'attuazione della nuova disciplina degli appalti pubblici".  

Doverosamente grati all'ufficio stampa della Provincia del servizo offerto... all'Upi, ne diamo notizia, da leggere attentamente perchè i principi a cui si appella Cantone sono sacrosanti ma nel momento in cui li firma e li commenta Variati non risuciamo a non aggiungere per i lettori l'avvertenza: "fai quel che il prete dice, non quel che il prete fa...". Amen

P.S. Speriamo che da questa avvertenza d'uso, da... bugiardino, al quattropoltrone Achille non venga l'idea di puntare alla quinta: quella di monsignore... Delle tenebre.

 


Anticorruzione: siglato protocollo d'intesa dal Presidente ANAC, Cantone e dal Presidente UPI, Variati
Azioni coordinate su trasparenza, lotta alla corruzione e attuazione del Codice Appalti

 

Un protocollo d'intesa per promuovere un'azione coordinata sui temi della lotta alla corruzione, dell'integrità, della trasparenza e dell'attuazione della nuova disciplina degli appalti pubblici. Ma anche la sinergia tra ANAC e UPI per favorire le iniziative delle Province volte a costituire Centrali di Committenza, attuando cosi in modo coerente le disposizioni del nuovo codice degli appalti pubblici.

Lo hanno siglato a Vicenza il Presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, e il Presidente dell'Upi, Achille Variati, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, nell'ambito del Festival Vicenza Città Impresa, evento giunto alla decima edizione che pone al centro del dibattito le questioni chiave dell'economia.

Tra le azioni più significative introdotte dal Protocollo - che affida all'Upi il compito di coordinare e monitorare le Province rispetto alle attività di prevenzione della corruzione, trasparenza e gestione degli appalti - c'è la sinergia tra ANAC e UPI per favorire le iniziative delle Province volte a costituire Centrali di Committenza, attuando cosi in modo coerente le disposizioni del nuovo codice degli appalti pubblici.
Un atto importante attraverso il quale si potrà contribuire ad imprimere una accelerazione alla attuazione della riforma avviata con la Legge 56/14 nella sua parte più innovativa: quella che, attraverso i commi 88 e 90, costruisce intorno alle Province un sistema efficiente di gestione amministrativa locale e assegna a queste istituzioni il ruolo strategico relativo alle funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di servizi.
Un primo impegno sarà quello di definire un sistema di analisi del contesto esterno in ambito provinciale, che avrà lo scopo di concorrere alle attività svolte dalle amministrazioni in materia di analisi e valutazione del rischio corruzione e di individuazione delle misure di prevenzione, anche attraverso l'enucleazione di indicatori di rischio, sulla base dei dati disponibili nell'ambito del Sistema statistico nazionale e della conoscenza del fenomeno corruttivo maturata dall'ANAC.

Per consentire poi la massima divulgazione delle informazioni delle pubbliche amministrazioni e supportare così l'attuazione della nuova disciplina sulla trasparenza, UPI e ANAC si impegnano a valorizzare gli strumenti digitali e gli archivi amministrativi esistenti, dando piena attuazione alla funzione delle Province in materia di "raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali".

Dichiarazione di Achille Variati:
L'etica pubblica ha bisogno del lavoro di tanti: questo protocollo è il nostro impegno (delle Province) ad attivare Stazioni Appaltanti che siano garanzia di corretta applicazione delle norme, offrendo ai Comuni quell'assistenza tecnico-amministrativa che la stessa legge 56 del 2014 ci ha affidato. Lo ribadisco in presenza del suo ideatore, la legge di riforma delle Province ha avuto la grande intuizione di trasformare le Province in enti cuscinetto tra Regione e Comuni, chiamando ad amministrarle gli stessi Sindaci. E le Province, oggi vere e proprie Case dei Comuni, sono pronte a dare attuazione a questo loro ruolo. Già oggi una cinquantina su 76 Province a statuto ordinario hanno attivato stazioni appaltanti. Siamo pronti, e ne abbiamo capacità e professionalità, a sostituire le attuali 30mila centrali di committenza.
Vicenza è in tal senso anche apripista, perchè accreditata come soggetto aggregatore .
Questa firma è per noi un impegno serio e auspico che il Legislatore creda in noi e nel nostro nuovo ruolo tanto quanto ci crediamo noi.

Dichiarazione di Raffaele Cantone:
Anche l'Autorità crede in questo protocollo. Che non è un semplice atto formale, ma un contributo concreto che le Province possono dare per la corretta attuazione del nuovo codice degli appalti pubblici. Accolgo con favore il concetto di Provincia quale Casa dei Comuni, perchè non si può pensare che enti di piccole dimensioni possano gestire gare di particolare complessità. I Comuni sono la forza del Paese, ma c'è bisogno di fare squadra.

Graziano Delrio si è definito testimone dello sposalizio.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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