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Acv-Confavi, la risposta a Federcaccia contro Stival

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 6 Ottobre 2010 alle 22:14 | 0 commenti

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Maria Cristina Caretta, Acv-Confavi  -  Alla Federcaccia che ci accusa di avere rotto l'unitá del mondo venatorio del Veneto ricordiamo (è Cristina Caretta, nella foto, a parlare, n.d.r.) che tutte le associazioni venatorie aderenti al Coordinamento delle Associazioni Venatorie del Veneto (esclusa Federcaccia, ovviamente) hanno sottoscritto un documento unitario con il quale hanno chiarito inequivocabilmente la posizione del mondo venatorio del Veneto di netta contrarietá al calendario venatorio regionale per la stagione 2010/2011 partorito dal neo assessore regionale alla caccia Daniele Stival su suggerimento dei dirigenti regionali della Federcaccia.

Infischiandosene altamente della posizione unitaria delle associazioni venatorie del Veneto, il leghista Stival, copiando il "gobbo teatrale" preparatogli dai dirigenti della Federcaccia, ha ritenuto di fare approvare un calendario venatorio che, rispetto ai calendari venatori approvati dalla Giunta nel corso degli anni precedenti, si distingue per le immotivate restrizioni imposte ai cacciatori del Veneto dopo che gli stessi hanno giá pagato la licenza di caccia e versato le quote di accesso agli Ambiti Territoriali di Caccia.
Questa é la dimostrazione del fatto che, quando l'accoppiata Federlega intende dare seguito ai propri accordi incestuosi, si disinteressa bellamente dell'unitá del mondo venatorio del Veneto.
Pateticamente, l'accoppiata Federlega asserisce che la mancata approvazione della legge regionale sull'applicazione del regime di deroga per la stagione 2010/2011 sarebbe da imputarsi alle associazioni venatorie che hanno, a loro dire, rotto l'unitá del mondo venatorio, dimenticando che i dirigenti di tutte le associazioni venatorie (esclussa Federcaccia, ovviamente) nel corso delle audizioni in Consiglio regionale del Veneto hanno chiesto all'assessore Stival ed al Consiglio regionale del Veneto, di approvare la stessa legge sulle deroghe approvata ed applicata in Veneto dal 2002 al 2008.
L'accoppiata Federlega deve quindi smetterla di tentare di addossare ad altri le proprie responsabilitá, frutto della loro manifesta incapacitá nel gestire la materia caccia.
Spiace constatare che questi nuovi padroni della caccia del Veneto, dimostrano di non sapere neppure copiare quanto di buono fatto da chi li ha preceduti.

Maria Cristina Caretta
Presidente Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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