Jacopo Berti risponde ad Alessandra Moretti: "per galateo pago io colazione al bar"
Sabato 11 Aprile 2015 alle 23:48 | 0 commenti
Alessandra Moretti ha risposto all'invito di Jacopo Berti per firmare il documento sulla riduzione dello stipendio e la rinuncia ai vitalizi. Ora Berti risponde a Moretti
Ciao Alessandra, mi fa piacere tu abbia accettato il mio invito a firmare il nostro documento per la riduzione dello stipendio, la rinuncia al vitalizio e ad ogni altro privilegio. Come l'esempio di noi 5 stelle ha dimostrato, non serve una legge per farlo, basta volerlo. Abbiamo rinunciato a 42 milioni di euro di rimborsi elettorali e restituito già 11 milioni di euro dei nostri stipendi.
Questi sono fatti concreti. Mentre mi auguro che il prossimo governo veneto lavorerà per far diventare legge i tagli ai costi della politica, in questo modo noi potremo dare l'esempio iniziando a restituire i soldi di parte dello stipendio e dei rimborsi inutili.
Noi 5 stelle, come sai, rendiamo pubbliche le nostre spese rinunciando ai rimborsi forfettari e spendendo solo il necessario (www.tirendiconto.it). A questo servono i famosi scontrini. Se accetterai questo metodo di trasparenza allora, Moretti, benvenuta nel mondo degli scontrini. Così forse si smetterà di ridere di una politica che risparmia.
Concordo pienamente su un punto della tua risposta: "Questo impegno, però, non deve riguardare solo noi due...ma tutti i consiglieri regionali". È vero. Per questo tutti i 52 candidati del Movimento 5 Stelle hanno già firmato l'impegno in questione. Poiché, come tu stessa hai riconosciuto, il Movimento di cui faccio parte è stato promotore della battaglia contro i costi della politica, e poiché il M5S è stato il primo ad impegnarsi pubblicamente, chi non accetta di tagliarsi lo stipendio e di rinunciare ai vitalizi anche in assenza di una legge che lo obblighi a farlo non può candidarsi nelle nostre liste.
È una questione di coerenza. Se gli stessi candidati della lista che vuole tagliare i costi della politica non hanno coraggio di rinunciarvi da subito, i cittadini capiscono che si tratta solo di una mossa da campagna elettorale. Dobbiamo la fedeltà dei nostri elettori proprio all'esempio di coerenza che abbiamo dato rinunciando tutti, prima di essere eletti ed in assenza di leggi al riguardo, a parte del nostro stipendio e a tutti i privilegi della classe politica.
Quello che segue è il documento che in tutta Italia le migliaia di candidati del Movimento 5 Stelle hanno già firmato, ed è quello che mostravo nel video in cui ti invitavo a firmare per dimostrare le tue reali intenzioni. È giusto che tu possa visionarlo prima e, in nome della trasparenza che ci contraddistingue, che tutti i cittadini possano leggerlo.
Per quanto mi riguarda è confermato martedì 14 alle 09:30 a Limena. Ma essendo io ad averti invitata, il galateo vuole che sia io a pagare la colazione al bar.
Jacopo
Di seguito invece la nota di Berti sul bilancio approvato dal Veneto:
Dopo cinque settimane di lavori e 13 sedute il consiglio regionale approva il bilancio con una pioggia di contributi da 50 milioni di euro.
“Quello che andiamo dicendo da tempo come Movimento 5 stelle ancora una volta sta avvenendo sotto gli occhi di tutti senza nessuna vergogna o pudore – si rammarica Jacopo Berti, candidato alla presidenza della Regione per il Movimento 5 Stelle - in campagna elettorale piovono soldi pubblici sotto forma di marchette elettorali, e parliamo di ben 50 milioni di euroâ€.
Dopo l'approvazione del bilancio regionale si scopre infatti che a San Martino di Lupari sono destinati più fondi che a tutta la provincia di Treviso.
Come mai? Forse perché Marino Zorzato, vicepresidente della Regione Veneto, e l'assessore regionale Maurizio Conte sono cittadini luparensi? Forse perché hanno bisogno di elargire mancette per tenere in caldo la loro poltrona per le prossime elezioni regionali?
“Come sempre, ad ogni cambio della guardia – accusa Berti - che sia a livello nazionale, regionale o comunale, siamo di fronte al solito gioco delle poltrone. Questa è l'unica logica che queste forze politiche conoscanoâ€.
“I soldi pubblici devono invece essere destinati in modo equo e soprattutto dove vi sia una reale necessità – conclude il candidato - è tempo di cambiare sul serioâ€.Accedi per inserire un commento
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