Achille Variati:saluto a Vescovo Cesare Nosiglia
Mercoledi 27 Ottobre 2010 alle 19:22 | 0 commenti
Achille Variati, sindaco di Vicenza, Comune di VicenzaÂ
Signor Presidente, Eccellenza, egregi colleghi,
c'è un po' di letizia, e un po' di tristezza, nel fare a Sua Eccellenza monsignor Nosiglia il mio augurio di sindaco per l'incarico che andrà a svolgere in una diocesi importante e complessa come quella di Torino. Letizia per l'alta missione a cui il Santo Padre L'ha chiamato: la stima di cui gode il nostro Vescovo, e che lo ha portato anche di recente ad assumere alti incarichi quali la vicepresidenza della Conferenza Episcopale Italiana per il Nord, è fatto che ci rallegra, e persino inorgoglisce.
Ma vi è anche un poco di tristezza, perché Vicenza perde una figura a cui si era legata nella stima e nell'affetto: stima per l'alta qualità del suo operato, affetto per la passione e la dedizione con cui a questa missione si è dedicata.
Monsignor Nosiglia per noi è stato il pastore coraggioso che si è sempre speso sui temi della comunità , sempre al fianco di chi non ha voce: perché il buon pastore guarda con più affetto e più sollecitudine a coloro il cui passo è incerto. Sempre il Vescovo ha preso posizione a difesa degli ultimi, perché non fossero dimenticati e negletti. Sempre, parlando dei migranti, ha ricordato a tutti che al centro della nostra riflessione pubblica va posta la persona, la persona come valore in sé e come riferimento ideale e concreto della nostra azione, e non l'etnia o la religione. Più volte, sul tema difficile e doloroso dei nomadi, ha sottolineato che accanto all'esigenza del rispetto delle norme deve esserci la tutela dei diritti fondamentali di ogni creatura umana, a partire dal diritto all'istruzione dei bambini, seme di speranza per il mondo migliore che siamo chiamati a edificare. Sempre ha cercato il dialogo, non semplice, con il mondo giovanile: un mondo con cui ha accettato di confrontarsi senza pregiudizi, costruendo ponti tra il magistero millenario della Chiesa e i nuovi linguaggi e le nuove tecnologie che contraddistinguono l'universo dei giovani.
I suoi richiami alla difesa e al rafforzamento di una comunità unita e solidale sono stati i richiami di un pastore che, pur nel rispetto dei ruoli reciproci e delle giuste autonomie, non ha mai esitato nel dare indicazioni limpide anche alla politica: e su argomenti scottanti, difficili, controversi. Un pastore umile, perché mosso da un atteggiamento di semplicità e servizio, e insieme autorevole, perché capace di far ascoltare a un mondo spesso distratto la voce pacata e ferma della Chiesa.
Porterà quella voce, oggi, in un'altra terra: ma a lungo echeggerà ancora qui, nei nostri cuori e nelle nostre menti, dove non sarà dimenticata, né sarà passata invano.
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