A Vicenza la Giornata del dialogo ebraico-cristiano
Martedi 12 Gennaio 2016 alle 19:27 | 0 commenti
Tra le polemiche di questi giorni sulla vicenda della palestinese in Duomo, la diocesi di Vicenza ricorda le celebrazioni per la XX Giornata per il dialogo tra cattolici ed ebrei che si terranno giovedì 14 gennaio 2016 dalle ore 15.30 alle 17.30 nel Coro delle Monache della chiesa dell’Araceli Vecchia. Il convegno è organizzato in collaborazione con la Commissione per l’Ecumenismo e il Dialogo, presieduta da mons. Giuseppe Dal Ferro, il Centro Ecumenico Eugenio IV, l’Ufficio per l’evangelizzazione e la catechesi e l’Ufficio Pellegrinaggi.
Ecco la presentazione della Diocesi sull'evento religioso:
“Non desiderare la casa del tuo prossimo, né…†è il titolo del convegno, che concluderà il percorso formativo e spirituale sulle dieci Parole (o comandamenti) che da diversi anni l’Ufficio diocesano per l’Insegnamento della Religione Cattolica, diretto da mons. Antonio Bollin, promuove con la collaborazione del Rabbino capo di Padova, dott. Aharon Locci. Â
L’incontro del 14 gennaio si inserisce nel lungo cammino di dialogo aperto dal Concilio Vaticano II e promosso particolarmente da Giovanni Paolo II tra la fede ebraica e quella cattolica, religioni che riconoscono la loro comune origine nel Dio di Abramo (padre comune nella fede).  Il 17 gennaio ricorre anche il sesto anniversario della visita di Papa Benedetto XVI alla sinagoga di Roma e, proprio in questa felice ricorrenza, verrà ripetuta la visita fraterna nella sinagoga romana da Papa Francesco. “Sarà una visita all’insegna del dialogo e della cordialità â€, ha dichiarato nei giorni scorsi Ruth Dureghello, presidente della Comunità di Roma. L’invito a Papa Francesco è arrivato, tra l’altro, direttamente proprio dal Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni, e dalla locale comunità ebraica ed appare pertanto segno di relazioni più che cordiali.  Anche la diocesi berica si unisce in questo percorso di dialogo fraterno con il desiderio di conoscersi reciprocamente perché entrambe queste fedi ricevano giusta dignità religiosa e civile in un processo, che sta portando di conoscenza, comprensione, fiducia e stima tra persone che a partire dalla comune fede in Dio desiderano riconoscersi e accogliersi come fratelli e sorelle.
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