A Vicenza chi riceve sostegno economico e sociale farà lavori negli asili
Giovedi 7 Aprile 2016 alle 15:33 | 0 commenti
Il Comune di Vicenza annuncia che nei giorni scorsi è stato firmato un accordo di collaborazione tra la FISM – Federazione italiana scuole dell'infanzia della provincia di Vicenza e il Settore servizi sociali e abitativi per dare la possibilità ai residenti in città , che ricevono assistenza dal Comune, di restituire alla comunità , in forma di volontariato, il sostegno economico e sociale ricevuto. I volontari segnalati dai servizi sociali saranno occupati nelle scuole in supporto alle normali attività di servizio (ad esclusione del lavoro didattico a diretto contatto con i bambini) come la cura degli orti delle scuole, la manutenzione degli spazi verdi e lo svolgimento di piccoli lavori di riparazione, se necessari.
Le attività riguarderanno tutti i Comuni aderenti al progetto in cui sono presenti scuole dell'infanzia e degli asili nido integrati gestiti dalla FISM provinciale.
La FISM gestisce in provincia oltre 170 scuole per l'infanzia, coinvolgendo oltre 16.000 bambini; a Vicenza le scuole sono 9, di cui tre con asili nido integrati.
L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto “Reddito di inclusione attiva - Cittadinanze re-incontrate†finanziato dalla Regione del Veneto e che coinvolge attualmente 17 Comuni: Vicenza (Comune capofila), Altavilla Vicentina, Arcugnano, Bolzano Vicentino, Brendola, Caldogno, Camisano Vicentino, Costabissara, Creazzo, Dueville, Isola Vicentina, Longare, Monteviale, Quinto Vicentino, Sovizzo, Torri di Quartesolo, Zovencedo. Numerose sono le associazioni di volontariato, le agenzie di formazione coinvolte; inoltre associazioni di categoria e sindacati.
Il progetto è stato presentato oggi a palazzo Trissino dall'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala, da Milena Baghin, presidente di Fism, da Lucio Turra, presidente di Ipab Vicenza, dal professore Francesco Bortolotto, docente dei corsi di formazione e da Gigliola Camponogara per Cercando il lavoro.
“Il progetto Cittadinanze Re-incontrate rappresenta per l'amministrazione uno strumento innovativo a favore delle fasce più deboli della popolazione: promuove infatti forme di cittadinanza attiva, la responsabilizzazione diretta dei beneficiari, favorisce il reinserimento sociale, valorizza le competenze e i talenti di quei cittadini che si trovano in condizione di difficoltà nell'ottica di un approccio che favorisce le risorse piuttosto che le mancanze - ha dichiarato l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala nel salutare l'adesione della FISM al progetto -. E' certamente un modo importante per restituire alla comunità quanto ricevuto ma nello stesso tempo offre alle persone la possibilità di sentirsi valorizzate mettendo a disposizione le proprie competenze. Sono le stesse persone, infatti, che chiedono di avere un'opportunità di valorizzazione e di reinserimento sociale e tutto questo è possibile grazie ad un vero e proprio progetto di comunità che coinvolge numerosi partner e ci auguriamo cresca e si sviluppi grazie a nuove adesioni di associazioni, enti, aziendeâ€.
Sono 20 gli enti istituzionali (17 Comuni, Aim Energy, Ulss 6, Ipab Vicenza); 14 aziende comprendenti agenzie interinali, formative e del terzo settore; 4 associazioni di categoria e sindacati.
L'adesione al progetto è una occasione per offrire una esperienza educativa all'interno della scuola, che possa essere condivisa con le famiglie dei bambini frequentanti, concretizzando i valori del progetto educativo, nella assoluta garanzia per la sicurezza dei bambini e degli insegnanti – ha sottolineato Milena Baghin, Presidente della FISM provincialeâ€.
Lucio Turra, presidente di Ipab Vicenza ha ricordato l'importanza di inserire nelle strutture di sua competenza di persone che possano occuparsi di lavori di giardinaggio o di piccole manutenzioni mettendo a frutto abilità e talenti.
Il progetto nato due anni fa (luglio 2014) ha avuto uno sviluppo in modo particolare negli ultimi mesi, dall'inizio della seconda annualità . Da luglio 2015 a gennaio 2016 sono 105 i cittadini che hanno prestato attività volontaria in restituzione alla comunità degli aiuti ricevuti dal Comune. Sono stati realizzati 13 incontri formativi e sono stati attivati 38 inserimenti lavorativi tra tirocini e lavoro accessorio con l'ausilio dell'ufficio Cercando il lavoro del Comune di Vicenza. La Regione del Veneto ha approvato alla fine di febbraio 2016 il nuovo finanziamento per il prossimo anno, auspicando l'allargamento ad ulteriori Comuni interessati e a tutte le aziende e associazioni del territorio coinvolto.
Con la seconda annualità , da luglio 2015, si sta cercando di consolidare la rete di relazioni e buone prassi avviata nella prima, di individuare e promuovere azioni specifiche, finalizzate non solo a ridurre le condizioni di disagio e fragilità ma anche e soprattutto a responsabilizzare e coinvolgere attivamente le persone mettendo in moto le competenze e abilità di ciascuno.
La seconda annualità del progetto, attualmente in corso è finanziata con contributo regionale di 186.586 euro a cui si aggiungono 37.200 euro a carico dei comuni partecipanti. La terza annualità verrà finanziata dalla regione per 277.605 euro: l'aumento di 91 mila euro dipende da un numero sempre crescente di comuni aderenti, a cui si andrà ad aggiungere il contributo dei comuni pari al 20%.
Cittadinanze re-incontrate comprende attività di formazione, di inserimento lavorativo in collaborazione con Cercando il lavoro, progetti riabilitativi e di volontariato.
Le 105 persone - 55 maschi e 50 femmine - che si sono rese disponibili per attività di volontariato come forma di restituzione del sostegno avuto dal Comune sono per la maggioranza provenienti dall'Italia (66), 18 dall'Africa occidentale, 13 dall'Est europeo, 5 dal Nord Africa e tre da altri paesi, con un'età che per 68 di loro varia dai 26 ai 55 anni e, a seguire, 18 hanno più di 55 anni, 16 dai 26 ai 35 anni e 3 meno di 25. La gran parte di loro, 62, sono stati inseriti in comune o in altri enti pubblici, 35 in associazioni e 8 in Caritas o in parrocchie per un numero di mesi che varia da 1 a 3 (60 persone), da 4 a 6 (33 persone), oppure oltre i 6 mesi (12 persone).
Sono 551 le famiglie con minori che hanno avuto accesso a contributi economici nel 2015, pari al 46% di tutte le famiglie che hanno avuto accessi a contributi economici (totale nuclei con benefici economici 830) la maggioranza delle quali ha usufruito di contributi continuativi per il sostegno al reddito. Di questi, 228 persone avevano aderito al progetto al 31 gennaio e sempre in tale data 105 hanno avuto la possibilità di effettuare esperienze di volontariato.
Questa iniziativa consente non solo di restituire ciò che si è avuto per far fronte ad una situazione di difficoltà ma anche di avere un'opportunità di inserimento sociale ma anche lavorativo. Ogni persona è impegnata per un massimo di 6 ore alla settimana e settimanalmente viene chiesa la conferma della presenza.
Interessante è anche la recente forma di collaborazione da parte delle società sportive che in cambio di servizi di volontariato offrono il tesseramento di minori e la partecipazione all'attività sportiva.
La formazione negli ultimi sei mesi ha previsto la realizzazione di 13 incontri formativi di cui i principali sono un corso di Self marketing e un corso di economia domestica dedicato in particolare al risparmio energetico, alla riduzione dei consumi e alla gestione del bilancio familiare, a cura del Comune di Vicenza di Aim Energy, Caritas diocesana, San Vincenzo dei Paoli, condotti dal professor Francesco Bortolotto. Altri due corsi sono stati organizzati dalla Cisl e dedicati alla ricerca attiva del lavoro e a fornire strumenti economici per aiutare le famiglie in difficoltà . I corsi hanno coinvolto 49 persone grazie al supporto di Cercando il lavoro e l'investimento di 13.657 euro.
Sono stati avviati 7 percorsi riabilitativi per persone con gravi e consolidati disagi personali e familiari attraverso inserimenti in enti e associazioni.
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