A Vicenza boom delle richieste per le case popolari e Giuliari lancia il grido d'allarme
Venerdi 5 Aprile 2013 alle 16:07 | 0 commenti
Casa dolce casa. In tempo di crisi economica e Imu (la cui aliquota il comune di Vicenza è riuscito a tenere al minimo) sta diventando un lusso anche avercela una casa e nell'annuale appuntamento tenuto dall'assessore alla famiglia Giovanni Giuliari per verificare la situazione abitativa della città con i dati dell'Osservatorio casa dell'ultimo triennio salta subito all'occhio il superamento di quota mille per chi ha fatto domanda di alloggio pubblico all'Ater o all'Amcps: 1010 famiglie nel 2011, salite fino a 1044 nell'anno appena passato (nella foto Carlo Cappellari con Giovanni Giuliari).
Il Comune in media ogni anno è costretto a rifiutare una cinquantina di domande e il problema abitativo è sempre più una delle problematiche sociali da tenere in considerazione. L'ha sottolineato Giuliari facendo notare come il problema non possa "ricadere solo sui Comuni, c'è bisogno di risorse per costruire nuovi alloggi per rispondere ai bisogni abitativi, le tensioni sociali aumentano e l'albergo cittadino non può risolvere la situazione: tra le emergenze sociali la casa è un tema prioritario". Anche perchè il governo e la regione hanno tagliato le risorse economiche destinate al Fondo sociale affitti e quindi le risorse a cui attingere per risolvere questa problematica sono sempre più difficili da reperire.
La notizia positiva è che gli sfratti sono diminuiti grazie anche ai contratti di locazione agevolata che la campagna di pubblicizzazione del comune è riuscito a far conoscere ai cittadini. Una modalità che consente di ridurre il canone di locazione per gli affitti con i privati del 30% e che ha portato a un aumento degli affitti con contratti agevolati grazie alla collaborazione dei proprietari che si sono resi disponibili.
Tra i dati emerge anche come siano sempre meno le famiglie numerose a richiedere l'alloggio pubblico e come negli ultimi tempi siano di più le famiglie italiane rispetto a quelle immigrate ad aver usufruito della casa popolare: un dato che ribalta le proteste di alcuni cittadini italiani. Rimane alto anche il dato dei sostegni sociali destinati ad aiutare il pagamento degli affitti.
Carlo Cappelletti coordinatore dell'Osservatorio della Casa ha evidenziato come ci sia la necessità di incrementare il numero degli alloggi comunali per risolvere la situazione e l'assessore Giuliari ne ha preso spunto per trarre un bilancio di fine mandato ricordando come l'investimento nel settore casa dell'amministrazione comunale sia stato di ben 10 milioni con la creazione di 31 nuovi alloggi: «un investimento importante ed effettuato nonostante le difficoltà delle risorse reperibili». Rimangono ancora incompiuti degli interventi ma grazie al primo stralcio del "Piano straordinario di recupero alloggi" negli ultimi due anni sono stati sistemati 23 alloggi del patrimonio ERP e 18 alloggi sono in fase di ristrutturazione da parte di Amcps. In conclusione Giuliari ha poi voluto ringraziare per il lavoro svolto i componenti dell'Osservatorio Casa, l'Ufficio abitativo del comune, Amcps e Ater e, in particolare, i mediatori civici e le associazioni di volontariato, che con i Servizi Sociali hanno accompagnato le difficoltà degli ultimi anni, come per esempio quell del trasferimento dal condominio di via Divisione Julia.
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