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A Vicenza arriva la mostra itinerante "Paolo Rossi - Great Italian Emotions e l'Italia dell'82" dal 16 dicembre

Di Comunicati Stampa Lunedi 11 Dicembre 2017 alle 17:13 | 1 commenti

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La settima tappa del tour mondiale "Paolo Rossi - Great Italians Emotions. Mostra ufficiale su Paolo Rossi e sull'Italia dell'82" si terrà a Palazzo Cordellina, in contra' Riale 12 a Vicenza, dal 16 dicembre all'8 gennaio. L'annuncio è stato dato questa mattina nella sala degli Stucchi di Palazzo Trissino dal vicesindaco e assessore alla crescita del Comune di Vicenza Jacopo Bulgarini d'Elci, dall'assessore alla formazione Umberto Nicolai e dallo stesso Paolo Rossi, uno dei calciatori più titolati e amati della storia di tutti i tempi. Vicenza, città rimasta in modo indelebile nel cuore del grande campione, è stata dunque inevitabilmente scelta dall'organizzazione dell'evento tra le 18 tappe mondiali che la mostra "Paolo Rossi Great Italian Emotions" sta via via toccando per far rivivere il magico momento dei Mondiali del 1982.

I visitatori avranno modo di ammirare una straordinaria raccolta di cimeli unici, dal Pallone d'Oro alla Scarpa d'Oro, video installazioni, fotografie, articoli, filmati, oggetti, maglie e ricordi di grandi personaggi che insieme a Paolo Rossi furono protagonisti di quel momento irripetibile, da Bearzot a Pertini, da Cabrini a Tardelli, da Spadolini a Rumenigge. E' attesa anche la Coppa del Mondo, messa a disposizione dalla Federazione Italiana Gioco Calcio, oltre che la visita di numerosi ospiti del mondo dello sport. 

"Proprio quando la situazione si fa più dura - ha detto il vicesindaco e assessore alla crescita del Comune di Vicenza Jacopo Bulgarini d'Elci , riferendosi sia alle attuali sorti del Vicenza Calcio sia più in generale alle difficoltà che attraversa l'Italia - è importante andare a trovare ispirazione nei successi e nelle imprese del passato, che ci ha regalato grandi soddisfazioni grazie a singoli campioni, come Paolo Rossi, ma anche a collettivi, come il Lanerossi, la Nazionale e lo stesso Paese che sapeva vincere importanti sfide, non solo calcistiche. Non si tratta di fare un'operazione nostalgia, ma di recuperare entusiasmo e voglia di fare attraverso quelle belle pagine di storia passata. Anche per questo abbiamo voluto che l'ingresso alla mostra fosse libero: un regalo alla città, agli appassionati e ai molti turisti che nelle prossime settimane avranno un motivo in più per venire a Vicenza."

"Paolo Rossi - ha aggiunto l'assessore alla formazione Umberto Nicolai - rappresenta per Vicenza una bandiera, l'essenza dello sport inteso come servizio sociale. Non c'era modo migliore di concludere un anno ricco di soddisfazioni per la Città europea dello sport, che oggi riceve da un campione intramontabile questo suo nuovo atto di amore."

"Vicenza - ha concluso Paolo Rossi - è la mia città, la mia seconda casa. Ci sono arrivato a vent'anni ed è rimasta per sempre nel mio cuore. Qui è iniziata la mia fortuna, grazie a un mix straordinario tra la squadra, la società, i tifosi e l'intera città. Tutti, nel mondo, continuano a identificarmi con Vicenza e io ne sono felice. Per questo motivo tenevo tantissimo a fare qui una delle tappe della mostra che racconta quella che fu la "vittoria di un Paese intero" e che raccoglie i miei trofei e molto altro e la cavalcata vincente dei Mondiali dell'82 e vuole far rivivere lo spirito di quell'Italia degli anni Ottanta. Mi auguro che questo tuffo in quegli anni d'oro sia di buon auspicio per il Vicenza Calcio di oggi che deve poter ritornare là dove gli spetta. Per la sua storia, per la sua tifoseria, per la sua città."

Paolo Rossi era accompagnato dal responsabile relazioni esterne e del tour Luca Pelizzon , che ha rimarcato: "Non potevamo non fare una sosta a Vicenza, ancor più oggi in coincidenza con la bellissima mostra di Van Gogh e per il legame di Paolo con la città. Il progetto di Paolo e del nostro staff è quello di far rivivere le emozioni di quel magico luglio '82 a chi le ha vissute in prima persona e cercare anche di trasmetterle ai più giovani, evidenziando lo spirito di un'Italia che, quando vuole, sa trovare punti di unione e valori comuni."

Erano presenti alla presentazione anche l'amministratore unico di AIM Umberto Lago e il presidente di Unicomm Marcello Cestaro, che hanno sponsorizzato l'iniziativa con il particolare auspicio che siano tanti giovani a visitarla, e il presidente della Biblioteca Bertoliana Giuseppe Pupillo, che ha messo a disposizione la prestigiosa sede di Palazzo Cordellina. Il direttore generale di AIC (Associazione italiana calciatori), il vicentino Gianni Grazioli, a sua volta ha ringraziato Paolo Rossi per questa nuova grande emozione.
Il tour, realizzato dalla Fondazione Paolo Rossi in collaborazione con la Gazzetta dello Sport, ha già toccato con straordinario seguito città come Prato, Sirmione, Senigallia, Cesenatico, Montevarchi, si fermerà anche a Roma, Firenze, Bruxelles, Torino, New York e si concluderà nel 2020 con la creazione di un museo permanente, dove confluiranno anche i ricordi, i cimeli e le lettere raccolte in ogni singola tappa.
Anche nella mostra di Vicenza sarà allestito un apposito spazio dove i visitatori potranno lasciare un messaggio a Paolo Rossi, ricordando il luogo e le persone con cui erano nel luglio del 1982, quando l'Italia batteva in modo straordinario prima il Brasile (partita entrata nella storia del calcio mondiale con la tripletta di Paolo Rossi), poi l'Argentina e la Polonia ed infine la Germania nella storica finale giocata alla presenza del capo dello Stato Sandro Pertini, di 99.000 spettatori allo stadio Bernabeu e di ben 36 milioni di italiani incollati alla tv.
L'inaugurazione della mostra si terrà sabato 16 dicembre alle 16.00, con un prologo in piazza dei Signori alle 17 alla presenza dell'amministrazione comunale e di Paolo Rossi nonché di una nutrita rappresentativa delle squadre giovanili del Vicenza Calcio e di altre squadre della provincia. L'esposizione resterà aperta fino all'8 gennaio ad ingresso libero, tutti i giorni dalle 10 alle 18 (chiusa il 25 dicembre e l'1 gennaio).

 


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Inviato Lunedi 11 Dicembre 2017 alle 22:37

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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