Categorie: Politica, Interviste, Religioni

8 per mille: anche se lo conosci, non lo eviti

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 5 Aprile 2010 alle 07:09 | 0 commenti

Sonia D'Adam, Circolo UAAR di Vicenza    


L'8 per mille, il 90% alla Chiesa (Uber)Che cos'è
Annualmente lo Stato preleva dall'intero gettito IRPEF una quota di 8 euro per ogni 1000 euro di tasse versate dai contribuenti, il cosiddetto otto per mille , e lo ripartisce fra le seguenti istituzioni:     

lo Stato stesso, la Chiesa cattolica, l'Unione delle Chiese cristiane avventiste del 7° giorno, le Assemblee di Dio, l'Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, la Chiesa Evangelica Luterana e l'Unione delle Comunità Ebraiche.


Da dove nasce
Nel 1929 Mussolini e la Chiesa cattolica firmarono i Patti Lateranensi, un Concordato che
prevedeva, fra l'altro, la congrua, ossia una somma che lo Stato si impegnava a versare
annualmente alla Chiesa per il sostentamento del clero. Nel 1984 i Patti, recepiti nella Costituzione Italiana del 1948 all'art. 7, furono rivisti. L'allora Primo Ministro Craxi e il cardinale Casaroli firmarono un nuovo Concordato, in base al quale la congrua veniva sostituita da un finanziamento annuale alla Chiesa tramite il gettito IRPEF: l'otto per mille, appunto.

Bettino Craxi e Agostino Casaroli firmano la revisione del Concordato fra Stato italiano e Santa Sede il 18 febbraio 1984Negli anni successivi lo Stato ha firmato intese analoghe con le altre confessioni religiose citate prima, ma anche con Buddisti, Testimoni di Geova, Induisti, Mormoni, Apostolici ed Ortodossi, in attesa di ratifica del Parlamento. I Battisti, pur firmando, rifiutano la loro parte. Nessuna intesa finora con i Musulmani.

Come deve essere usato
La legge n. 222 del 1985 stabilisce gli ambiti in cui le quote dell'otto per mille devono essere
utilizzate.
 

Unione Comunità Ebraiche in Italia (Ucei, sede a Roma)Per lo Stato: fame nel mondo; calamità naturali; assistenza ai rifugiati; conservazione beni culturali.
Per le confessioni religiose:
interventi assistenziali umanitari o caritativi (tutte)
interventi sociali e culturali (tutte tranne Chiesa cattolica)
finalità religiose ed esigenze di culto (solo la Chiesa cattolica)
sostentamento del clero (Chiesa cattolica e luterana)
tutela minoranze contro razzismo ed antisemitismo (solo Comunità ebraiche).


Come effettua la scelta il contribuente
La scelta viene espressa apponendo la firma in uno dei sette riquadri a disposizione nel modello
della dichiarazione dei redditi IRPEF. Anche chi non è tenuto a presentare la dichiarazione dei
redditi può effettuare la scelta sulla scheda fornita con il CUD, e consegnarla secondo le modalità indicate al paragrafo 3.3. delle "Informazioni per il contribuente".


Si puo' non firmare?
Molti contribuenti pensano che, non firmando, non finanzieranno né le istituzioni religiose né lo Stato. Questo, purtroppo, non è vero. Anche se non si firma, l'otto per mille delle tasse dovute verrà comunque prelevato dallo Stato e ripartito fra le sette istituzioni aventi diritto.

Grafico 1Come avviene la ripartizione
Lo Stato ripartisce l'otto per mille in base alle scelte espresse dai contribuenti, in modo proporzionale ad esse, come viene dichiarato nelle Avvertenze sotto il riquadro. Chi non firma, dunque, lascia che la destinazione dell'otto per mille venga decisa da altri!
Riportiamo, a titolo esplicativo, i grafici relativi ai redditi del 2003, dichiarati nel 2004 e ripartiti nel 2007.
Nel 1° grafico si nota che il 59,14% dei contribuenti NON ha espresso alcuna scelta, cioè non ha firmato per nessuna istituzione. Ciononostante lo Stato ripartisce tutto l'otto per mille del gettito IRPEF relativo a quell'anno, tenendo conto solo delle scelte espresse ed operando una suddivisione proporzionale ad esse.

Nel 2° grafico si vede l'effetto di questo meccanismo: la Chiesa cattolica, pur essendo stata scelta solo dal 36,7% dei contribuenti, ha incassato quasi il 90% del totale - un miliardo di euro, ossia duemila miliardi di lire.

Grafico 2Una scelta consapevole
Volenti o nolenti, finché non cambia la legge - ipotesi assai remota - i contribuenti dovranno vedersela con il sistema dell'otto per mille. E' meglio, dunque, effettuare una scelta consapevole
ricordando che:
Lo Stato rifiuta di farsi pubblicità e quindi di spiegare bene ai contribuenti il meccanismo della ripartizione e della destinazione dei fondi. Inoltre, trasferisce 80 milioni di euro della sua quota nelle spese ordinarie (nel 2004 per finanziare la missione in Iraq!) ed usa una parte cospicua del resto per la conservazione di beni culturali di proprietà della Chiesa cattolica.
La Chiesa cattolica spende parecchio in pubblicità (9 milioni di euro nel 2005, secondo il
Sole24Ore) e destina appena il 20% ad opere di carità e aiuti al terzo mondo.
La Chiesa Valdese utilizza la sua quota esclusivamente per progetti sociali, assistenziali e
culturali, così come gli Avventisti e le Assemblee di Dio.


In Europa
In Spagna si tiene conto di chi non firma. Le relative quote rimangono allo Stato.
In Germania i contribuenti possono scegliere di destinare una percentuale del loro reddito (non delle tasse!) ad una confessione religiosa. Lo Stato si limita ad organizzarne la raccolta.
Nel resto d'Europa vige il principio dell'assoluta volontarietà dei contributi a favore di confessioni religiose.


Il simbolo dell'UaarIl cinque per mille
Con la dichiarazione dei redditi del 2006, il governo ha introdotto la possibilità per il contribuente di destinare anche il cinque per mille del gettito IRPEF (completamente indipendente dall'otto per mille). Il meccanismo funziona così:


Il contribuente, firmando in una delle apposite caselle della dichiarazione dei redditi, può
destinare il cinque per mille del suo IRPEF al
a)sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), delle associazioni di promozione sociale (APS) e delle associazioni riconosciute;
b) finanziamento agli enti della ricerca scientifica e dell'università;
c) finanziamento agli enti della ricerca sanitaria.
d) sostegno delle attività sociali svolte dal comune di residenza;
e) sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI.


- Se il contribuente non appone la firma in nessuna casella, il cinque per mille della sua
IRPEF rimane nel bilancio dello Stato e non viene ripartito, diversamente da come succede
con l'otto per mille.

Sonia D'Adam
Circolo UAAR di Vicenza

Per saperne di più
www.uaar.it www.governo.it www.agenziaentrate.it www.wikipedia.it www.sovvenire.it
www.chiesavaldese.org www.elki-celi.org www.ucei.it www.avventisti.it www.adi-it.org
http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/cronaca/chiesa-commento-mauro/soldi-del-vescovo/soldidel-vescovo.html e relativi link

Leggi tutti gli articoli su: Uaar, 5 per mille, 8 per mille, Sonia D'Adam

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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