5 per mille conferma motto FederFauna: si' agli animali, no agli animalisti
Martedi 8 Marzo 2011 alle 09:55 | 0 commenti
Federfauna - I dati pubblicati dall'Agenzia delle Entrate, sulla "Distribuzione delle scelte e degli importi per Onlus ed enti del volontariato ammessi al beneficio" del 5 per mille 2009, rappresentano un'ottima fonte di statistica. Nel comunicato diffuso nei giorni scorsi dalla Lav - Lega antivivisezione, esultante per essersi piazzata fra il ventiduesimo e il ventesimo posto fra le Onlus italiane per scelte e per importo (1.248.643 euro), il suo presidente Gianluca Felicetti commentava che il 5 per mille rappresenta "un piccolo referendum che misura, con numeri certi raccolti da ente terzo e pubblico, quelle che sono le preferenze degli italiani...".
Effettivamente, la destinazione del 5 per mille dell'Irpef, non comportando alcun aggravio per il portafogli dei "donanti", e' firmata da piu' di 15 milioni i contribuenti, i quali possono scegliere tra un'ampia pluralita' di soggetti, a cui destinare la propria quota. E' interessante notare che siano state 39.690 le firme in favore della Lav, 22.306 quelle in favore dell'Enpa, 8.187 quelle in favore della Lipu, 6.275 quelle in favore dell'Oipa, 5.215 quelle in favore della Lega Nazionale Difesa del Cane e 2.924 quelle in favore di Save the Dogs and other Animals, ovvero, in totale 84.597 firme su oltre 15 milioni: lo 0,56%. E' vero: 15 milioni sono solo un quarto degli Italiani, ma il dato interessante e' che moltiplicando lo 0,56% per 4, si ottiene il 2,24% che e' molto vicino a quel 2,77% che secondo il recente Rapporto Italia dell'Eurispes si dichiarava vegetariano perche' mosso in tal senso da ideologie animaliste. I dati, in pratica, confermano una volta di piu', che se e' vero che l'87,2 % degli Italiani considera quello nei confronti degli animali un sentimento positivo, come rilevato da Eurispes, e' altrettanto vero che le associazioni animaliste rappresentano solo un'esigua minoranza di questi Italiani. Evidentemente, come ha sempre sostenuto FederFauna, la maggioranza degli Italiani amano gli animali, ma non condividono l'ideologia animalista, e non ritengono che le associazioni animaliste possano rappresentarli. Con che coraggio le associazioni animaliste possono definirsi portavoce di un comune sentire, in un Paese dove gli abitanti che per andare a caccia sborsano di tasca propria cifre anche importanti, sono quasi dieci volte tanti quelli che appongono una firma sul modello unico che non gli costa nulla?!...
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