VICENZAORO The Jewellery Boutique Show – il grande salone europeo dedicato all’Oreficeria e alla Gioielleria internazionale, organizzato da Italian Exhibition Group e in programma a Vicenza dal 22 al 26 settembre 2018 – propone, per la prima volta anche nell’edizione di inizio autunno, THE DESIGN ROOM. Il successo riscontrato nelle due edizioni in occasione di VICENZAORO January 2018 e 2017 e la conferma dell’apprezzamento del pubblico, hanno reso la sezione dedicata ai giovani designer emergenti estremamente quotata anche tra quelli già affermati e IEG ne ha progettato un’edizione anche per VICENZAORO September.
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Pubblicato il 27 agosto alle 12.28, aggiornato alle 22.42. Se, tra gli schiamazzi di chi come Luigi Ugone, spalleggiato dagli emissari di don Enrico Torta e Andrea Arman non vuole che la gente sia informata se non come dicono (fa comodo a) loro, è dovuta intervenire il 20 agosto la Digos di Vicenza oltre a pattuglie della Polizia Locale perpemetterci, di "rendere disponibile e illustrare il testo del DPCM giacente presso il Consiglio dei Ministri e in via di emanazione per il ristoro delle vittime di reati finanziari per BPVi, Veneto Banca e per le quattro banche risolte", oggi vi proponiamo un video con le domande al prof. avv. Renato Ellero, veneziano e con studio a Vicenza, sulla legge 205 e sul suo regolamento, "bloccato" sulla scrivania di Giuseppe Conte dai poteri finanziari ed economici che al cambiare dei colori dei governi continuano ad imperare.Â
In occasione della missione in Cina del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, Cassa depositi e prestiti e Intesa Sanpaolo - rende noto questo comunicato congiunto - hanno sottoscritto il 27 agosto un Protocollo d’Intesa per rafforzare il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane in Cina e delle imprese con sede in Cina controllate da realtà italiane.
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In una intervista oggi su Vvox sul "decreto attuativo della norma di legge (approvata in legge di bilancio 2017) per il fondo finalizzato a ristorare i risparmiatori" l'avv. Andrea Arman, presidente del Coordinamento Banche Popolari Venete di don Enrico Torta e candidato alle ultime elezioni per il Movimento 5 Stelle, critica chi tra le associazioni dei soci di Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca e delle 4 banche risolte, facendo, "attività professionale e politica", è favorevole al "testo del decreto attuativo reso noto a Vicenza in Municipio con una procedura del tutto inusitata" e se la prende con "le sciocchezze che scrive Mazzaro sui quotidiani veneti (baruffe tra associazioni, ndr)...".
Gentile direttore, come è noto con L. 27 dicembre 2017 n- 205 è stato istituito il fondo per il ristoro ai risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto in seguito alla violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza previsti dal decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 24 relativamente alla sottoscrizione e al collocamento di strumenti finanziari. L'istituzione del fondo trova la sua giustificazione nell'impossibilità pratica e giuridica che attraverso azioni legali si possa poi aggredire un patrimonio idoneo a soddisfare il risarcimento del danno (leggi "Legge 205 del 27 dicembre 2017 e decreto per "ristoro delle vittime di reati finanziari", come i soci BPVi e Veneto Banca: chiedete a [email protected]").
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Era scontato. I giudizi al vetriolo nei confronti dell’opaco sistema delle concessioni autostradali seguiti al crollo di Genova, hanno immediatamente provocato le reazioni più o meno orchestrate di chi quel sistema lo vede con favore. O dal quale semplicemente ci lucra come non mai. Mentre gli inquirenti procedono con i sequestri delle carte, Atlantia, azionista di riferimento di Autostrade per l’Italia, preconizza ritorsioni verso quanti mettano inopinatamente a rischio il business del gruppo concessionario di una buona parte della rete autostradale del Paese (Foto Andrea Solaro, GettyImages).
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L'illustrazione, da noi fatta in esclusiva lunedì 20 agosto, della bozza del decreto attuativo della legge 205 "secretata" da tutti e a tutti , anche se approvata da tutti i partiti del vecchio parlamento il 27 dicembre 2017, passata in Europa per il concetto di "ristoro" alle vittime di reati finanziarie (e non di rimborsi proibiti ad azionisti) e confermata nella sostanza sempre da tutti i partiti delle nuove Camere in sede di Milleproroghe il 6 agosto 2018, è stata contrastatata con metodi minacciosi da chi non vuole far ragionare e decidere i soci vittime di BPVi e Veneto Banca (e delle quattro banche risolte) sulla base di informazioni certe ma solo per raggiungere i propri opbiettivi, personali e non generali.
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